Gualdo Tadino, studenti e istituzioni uniti per chiedere la liberazione di Cecilia Sala

Questa mattina in piazza Martiri della Libertà a Gualdo Tadino si è tenuta una importante iniziativa per chiedere la liberazione della giornalista Cecilia Sala, attualmente detenuta nel carcere di massima sicurezza di Evin a Teheran.

Promosso dall’associazione Articolo 21 in collaborazione con il Comune di Gualdo Tadino, l’evento ha coinvolto numerosi studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Casimiri” e dell’Istituto Comprensivo, insieme a cittadini e rappresentanti istituzionali. L’obiettivo era sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda della reporter e sulla drammatica condizione di tante donne e uomini incarcerati ingiustamente in Iran.

L’iniziativa si è svolta nel segno delle parole pronunciate nel discorso di fine anno dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sollecitava non solo la liberazione di Cecilia Sala, ma anche la salvaguardia del pensiero critico e della libertà di informazione messa in discussione in tante parti del mondo.

Tra i presenti, il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, i membri della giunta comunale, il coordinatore nazionale di Articolo 21 Giuseppe Giulietti e il coordinatore per l’Alta Umbria Oriano Anastasi.

Al termine del flash mob è stato apposto uno striscione sul terrazzo del municipio comunale con il quale si chiede la liberazione di Cecilia Sala, e vi resterà fino a quando la giornalista non rientrerà in Italia. Gualdo Tadino è il primo comune italiano ad aver esposto un appello per la libertà della reporter italiana.

Giuseppe Giulietti, nel suo intervento, ha sottolineato: “Siamo qui, nel rispetto del silenzio stampa chiesto dalla famiglia e dalle istituzioni, per tenere comunque alta l’attenzione su Cecilia Sala, una giovane giornalista incarcerata senza motivo in Iran. Questo flash mob vuole dare vicinanza non solo a lei, ma a tutte le ‘Cecilia’ del mondo che pagano un prezzo altissimo per raccontare la verità.”

Il sindaco Massimiliano Presciutti ha aggiunto: “Questa è la prima manifestazione in Italia, insieme a quella in contemporanea a Roma, per chiedere la liberazione di Cecilia Sala, detenuta semplicemente perché stava svolgendo il proprio lavoro con autorizzazione. Lo striscione che oggi abbiamo esposto sul terrazzo del municipio rimarrà lì fino a quando Cecilia non tornerà a casa e potrà riprendere il suo prezioso impegno come giornalista.”

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Redazione Gualdo News
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