Nel pomeriggio di mercoledì 26 marzo sono stati commemorati i Martiri di Sigillo, vittime della ferocia nazifascista, presso Ponte della Pietra, a Perugia.
Il 27 marzo 1944 le forze congiunte nazifasciste effettuarono un vasto rastrellamento tra Scheggia, Costacciaro e Sigillo, estendendo l’operazione fino a Gubbio. Molti civili furono vittime della repressione, con numerosi arresti seguiti da fucilazioni.
Otto giovani vennero catturati a Sigillo e condotti a Perugia, dove furono sottoposti a un processo sommario da parte del tribunale militare tedesco. Il giorno successivo, il 28 marzo, furono condotti fuori città, fino a Ponte della Pietra, e barbaramente fucilati.
Le vittime della strage furono: Mario e Bruno Carletti, Amato Bocci, Corallino (Corrado) Bellucci, Luigi Viola, Enio Bianchini (tutti di Sigillo), Pietro Filice (originario di Cosenza) e un giovane rimasto ignoto. Avevano tutti tra i 18 e i 22 anni.
La celebrazione si è svolta presso la cappella eretta nel luogo della fucilazione, nei pressi del Residence Chianelli e dell’ospedale Santa Maria della Misericordia.
Alla cerimonia hanno partecipato le autorità locali, tra cui il vicesindaco di Perugia Marco Pierini e il vicesindaco di Sigillo Gian Piero Bocci e membri dell’Anpi di Perugia.
L’evento fa parte del quadro delle iniziative per l’80esimo anniversario della Liberazione e ha visto la partecipazione di Adelmo Cervi, figlio di Aldo Cervi, uno dei sette fratelli caduti sotto il fuoco dei repubblichini a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943. Per la loro attività partigiana, i fratelli Cervi vennero decorati con la Medaglia d’argento al Valor Militare “alla memoria”.
Le celebrazioni si sono svolte nell’arco di due giornate, mercoledì 26 e giovedì 27 marzo, e hanno coinvolto studenti e cittadini in una serie di incontri promossi dall’Anpi sezione “Martiri del 28 marzo 1944” e dalla Cgil di Perugia. Agli appuntamenti è intervenuto Adelmo Cervi, che ha dedicato la sua vita a mantenere viva la memoria di suo padre e dei suoi zii.
Tra le iniziative organizzate vi sono state le proiezioni del docufilm I miei sette padri al cinema Postmodernissimo, rivolte agli studenti dell’Istituto “Bernardino di Betto” e del Liceo “Assunta Pieralli”. Il film, commentato dallo stesso Adelmo Cervi, ha offerto una testimonianza diretta sulla lotta partigiana e sull’importanza della memoria storica.