Sul Tavolo di verifica del Mef (Ministero economia e finanza) la Regione Umbria ha portato i conti relativi al 2024 e i tecnici del Ministero hanno accertato il disavanzo del Sistema sanitario regionale. Lo riporta una nota della Regione Umbria.
La cifra per la quale la Regione dovrà garantire le necessarie coperture è pari a 73 milioni di euro, somma del disavanzo del sistema sanitario regionale pari a 34 milioni e del fondo di dotazione pari a 39 milioni.
Da specificare poi che da quest’anno il governo taglierà alla Regione 5 milioni (saranno in tutto 40 nei prossimi 3 anni).
Questa situazione, cristallizzata stamattina sul tavolo del Mef, porta all’avvio della procedura di diffida ai sensi di legge.
Il Tavolo resta in attesa delle necessarie misure di copertura entro i termini previsti dalla normativa vigente e cioè entro il 30 aprile.
Se le coperture non saranno recuperate entro tale data – scrive ancora la Regione – dal 1° maggio la Presidente della Regione, in qualità di commissario ad acta, dovrà aumentare l’addizionale Irpef e Irap, ma, se gli stessi aumenti saranno ritenuti insufficienti, dal 1° giugno saranno aumentate al massimo le aliquote Irpef per tutte le fasce di reddito e Irap per tutte le imprese, oltre al divieto di effettuare spese non obbligatorie in sanità.
IL CENTRODESTRA: “COMUNICAZIONE FUORVIANTE DELLA GIUNTA” – Secondo i consiglieri regionali di centrodestra e civici “il Ministero dell’Economia ha certificato che il disavanzo del bilancio sanitario regionale dell’Umbria è di 34 milioni e ha di fatto sconfessato le menzogne perpetrate per giorni dalla sinistra, che sosteneva di presentarsi al tavolo del Mef prima con un disavanzo di 243 milioni, poi di 90″.
“Anche oggi ci troviamo costretti a denunciare la comunicazione fuorviante messa in atto dalla Giunta, che ha dichiarato che il disavanzo sarebbe di 73 milioni, ma di questi solo 34 riguardano il bilancio sanitario regionale, mentre 39 sono del fondo di dotazione, che peraltro è in atto dal 2013, in merito al cui recupero la Giunta dovrebbe avviare una trattativa con il Mef, chiedendo di dilazionarlo negli anni a venire, come è sempre stato fatto in passato senza gravare sui cittadini con aumenti di tasse ingiustificati”. Così hanno commentato i consiglieri regionali di centrodestra e civici.
LA MAGGIORANZA: “BUGIE DELLA DESTRA HANNO LE GAMBE CORTE” – “Le bugie della destra hanno le gambe corte e si infrangono con la realtà dei fatti, accertata dal Ministero di Economia e Finanza”, rispondono con una nota congiunta i gruppi di maggioranza in Consiglio regionale Pd, Avs, M5S e Umbria Domani.
“Il Mef, dopo cinque ore di verifica tecnica, ha avviato la procedura di diffida per la copertura dei conti della Regione accertando un fabbisogno complessivo di 73 milioni di euro. La cifra – sottolineano i gruppi di maggioranza – è scesa dai 90 milioni inizialmente accertati per l’incasso negli ultimi giorni del payback farmaceutico e del fondo di premialità.