Analizzare ore e ore di riprese in pochi minuti per identificare un veicolo sospetto, un comportamento anomalo, o l’autore di un reato: è questa la rivoluzione resa possibile dal nuovo sistema di videosorveglianza basato sull’intelligenza artificiale, presentato ufficialmente dal Comune di Gualdo Tadino nella mattinata di giovedì 10 aprile.
Un progetto che segna un importante passo avanti nella tutela della sicurezza cittadina, grazie all’adozione della piattaforma Milestone, un software avanzato che consente l’analisi intelligente delle immagini registrate dalle oltre 90 telecamere comunali già operative sul territorio.
Il sistema, finanziato per 24mila euro con i fondi PNRR frutto di precedenti risparmi dell’Ente destinati alla digitalizzazione, permette il monitoraggio in tempo reale e l’identificazione rapida di elementi rilevanti per le forze dell’ordine, migliorando drasticamente la capacità di intervento e prevenzione.
“Con l’intelligenza artificiale non licenziamo nessuno, anzi siamo in procinto di aumentare la pianta organica. Tranquillizziamo così anche il ministro Zangrillo”, ha detto il sindaco Massimiliano Presciutti, rispondendo così indirettamente alle parole del Ministro della Pubblica Amministrazione che nei giorni scorsi aveva citato il Comune di Gualdo Tadino in merito all’introduzione di un avatar progettato per fornire assistenza a cittadini e turisti.
“Gli strumenti digitali possono affiancare, ma non sostituire, il lavoro umano”, aveva dichiarato Zangrillo. Un punto, questo, su cui anche l’assessore alla transizione digitale Giorgio Locchi ha voluto fare chiarezza: “L’intelligenza artificiale affianca quella umana, quindi in questi casi non sostituirà nessun dipendente del Comune di Gualdo Tadino, ma li aiuterà a migliorare i servizi per la comunità. Anche quest’ultimo progetto lo dimostra”.
Alla presentazione, tenutasi nella Sala Giunta del Municipio, hanno partecipato anche il Comandante della Polizia Locale Gianluca Bertoldi, la vice Emanuela Parlanti, il Responsabile del Settore Amministrativo, Francesco Luciani, il Responsabile dell’Ufficio per la Transizione Digitale, Salvatore Zenobi, i tecnici informatici del Ced, Roberto Biagiotti e Marco Coldagelli, e i tecnici di SMAU-GFI, l’azienda che ha curato lo sviluppo software.
Il nuovo sistema consente ora di gestire in modo centralizzato tutte le videocamere presenti, integrandole in un’unica piattaforma visibile da una postazione centrale.
Oltre alla visione in diretta, il sistema permette l’analisi automatizzata delle immagini, grazie all’uso di algoritmi intelligenti capaci di segnalare anomalie o situazioni sospette. Un supporto prezioso non solo per la prevenzione, ma anche per le indagini della polizia giudiziaria. E’ in grado di isolare veicoli con specifiche caratteristiche, persone fisicamente simili a chi viene cercato, oltre che di raccogliere, in pochi secondi o minuti, contenuti video di ore, così da individuare rapidamente ciò che si sta cercando. Riportando sempre, accanto alla persona o al veicolo, l’orario di passaggio davanti alle telecamere.
I dati raccolti saranno archiviati in sicurezza su un server dedicato, con trasmissione su rete in fibra ottica di proprietà comunale, che garantirà rapidità e stabilità.
Sono inoltre in fase di ultimazione ulteriori progetti, tra cui l’installazione di nuove telecamere ad alta risoluzione agli ingressi della città, dotate di lettori automatici e ad alta velocità di targhe. Piazzate agli ingressi della città, permetteranno di rilevare eventuali infrazioni e, in tempo reale, la presenza di veicoli sospetti, rubati o segnalati.
Un progetto che guarda anche oltre i confini di Gualdo Tadino, coinvolgendo gli altri Comuni aderenti al Servizio Associato di Polizia Locale e che, per la sua seconda fase, sarà oggetto di una richiesta di finanziamento al Ministero dell’Interno.