L’Associazione Naturalistica Gualdese fa sapere che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica avrebbe chiesto chiarimenti alla Regione Umbria e al Comando Carabinieri Forestale in merito ai lavori di manutenzione ordinaria sui corsi d’acqua nel territorio di Gualdo Tadino, avviati a partire dal novembre 2024.
Secondo quanto riferisce l’associazione, il MASE – tramite la Direzione Generale Danni Ambientali – avrebbe richiesto delucidazioni “circa il non rispetto dell’obbligo di effettuare la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA)” e in merito a “eventuali profili di danno ambientale ai sensi della Legge 152/2006”.
L’intervento riguarda, in particolare, circa 28 km di corsi d’acqua e l’associazione guidata da Mara Loreti rileva che viene effettuato in prossimità della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Monte Maggio – Monte Nero” (IT5210014), area protetta nell’ambito della rete Natura 2000.
L’iniziativa del Ministero, riferisce ancora l’associazione, sarebbe scaturita da un’istanza presentata dallo Studio Legale Pileggi su incarico della stessa realtà ecologista, secondo cui gli interventi sarebbero stati effettuati “senza una valutazione preventiva sugli habitat e le specie protette” e in difformità con le prescrizioni regionali.
Regione Umbria che, comunque, ha prorogato i termini per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua nel territorio di Gualdo Tadino, riconoscendone l’urgenza per la pubblica e privata incolumità.
La vicenda è anche oggetto anche di una richiesta di accesso agli atti da parte del Gruppo d’Intervento Giuridico.