Nella giornata di oggi, martedì 6 maggio, i gruppi consiliari Rifare Gualdo e Forza Italia hanno protocollato un’interrogazione urgente, rivolta al sindaco e alla giunta comunale di Gualdo Tadino, riguardante la “ripresa evidente del fenomeno della prostituzione su strada nella zona della stazione ferroviaria e nelle vie limitrofe“.
“Riceviamo da settimane segnalazioni continue da parte dei cittadini — spiegano i consiglieri Simona Vitali, Cinzia Natalini, Chiara Casciani e Fabio Viventi — che denunciano una situazione sempre più insostenibile in termini di degrado urbano, sicurezza e tranquillità. La presenza fissa, soprattutto notturna, di soggetti dediti alla prostituzione è tornata a interessare diverse vie della zona, generando un clima di disagio diffuso tra i residenti. Non è un problema da sottovalutare né da rimuovere: serve una risposta seria, istituzionale e immediata”.
L’interrogazione prende atto dell’assenza, allo stato attuale, di ordinanze specifiche in materia, nonostante in passato il Comune avesse adottato provvedimenti contingibili e urgenti per contrastare il fenomeno.
“Nel 2018 e nel 2020 — ricordano i firmatari — furono emesse ordinanze sindacali che vietavano contrattazioni e presenze riconducibili alla prostituzione in alcune aree della città. Quelle misure, per quanto temporanee, mostrarono una certa efficacia. Oggi ci chiediamo perché non siano state rinnovate o sostituite da strumenti strutturali più aggiornati”.
I consiglieri interrogano l’amministrazione su quali azioni concrete siano state poste in essere nel 2024 e nei primi mesi del 2025 per monitorare e contrastare la situazione, anche attraverso un rafforzamento della vigilanza urbana, il ricorso alla videosorveglianza e una maggiore sinergia con le forze dell’ordine.
Chiedono inoltre se vi sia l’intenzione di reintrodurre strumenti normativi puntuali — comprese nuove ordinanze o un aggiornamento del Regolamento di Polizia Urbana — e se sia stato attivato un coordinamento con la Prefettura, la Questura e i servizi sociali territoriali, per affiancare alla necessaria attività repressiva anche misure di tutela e presa in carico delle persone coinvolte.
“Il tema va affrontato con equilibrio — affermano i quattro consiglieri — senza allarmismi ma anche senza indifferenza. L’obiettivo non è colpire le vittime di sfruttamento, ma ristabilire legalità e dignità in uno spazio urbano che deve tornare a essere sicuro e vivibile per tutti. Chiediamo al Sindaco di assumersi la responsabilità politica e amministrativa che compete al primo cittadino in materia di sicurezza urbana e di dare risposte chiare alla città”.
L’interrogazione prevede risposta scritta e la discussione pubblica nella prima seduta utile del Consiglio comunale.