Un Teatro Talia colmo e persino tanta gente rimasta fuori ha fatto da cornice, oggi pomeriggio, alla presentazione del Palio 2025 dei Giochi de le Porte, uno degli appuntamenti più attesi del settembre gualdese.
L’appuntamento è iniziato alle 18,45, al termine della seconda giornata di prove ufficiali dei somari, con tanta gente che ha affollato il centro storico.
Come da tradizione sia l’artista sia l’opera sono rimasti segreti, noti solo a pochissimi addetti ai lavori.
Quest’anno l’autore del drappo che verrà assegnato alla Porta vincitrice del Palio di San Michele Arcangelo è l’artista romano Alessandro Gattuso, che vive e lavora a Gaifana, dove ha sede il suo studio.
Sul palco erano presenti i priori e le priore delle Porte, insieme alle chiarine e ai figuranti, con la serata che è stata condotta da Elisabetta Scassellati.
Sono intervenuti il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, il presidente dell’Ente Giochi de le Porte, Christian Severini, lo stesso artista Gattuso e la direttrice del Polo Museale di Gualdo Tadino, Catia Monacelli, che ha illustrato i dettagli dell’opera, offrendo al pubblico spunti preziosi per comprenderne significato e simbologia.
Dopo il suono delle chiarine, il presidente Severini e il Gonfaloniere Alessandro Cesaretti hanno tolto il velo al Palio, cucito dalla sartoria di Porta San Facondino, accolto da un fragoroso applauso da parte dei presenti.
Al termine della presentazione è stato distribuito il “Bussolo”, il giornale dell’Ente dedicato interamente ai Giochi che quest’anno si presenta con un nuovo formato.
Il Palio è stato quindi portato in corteo nella cappella di San Michele Arcangelo, all’interno della basilica concattedrale di San Benedetto, dove rimarrà custodito fino al sabato dei Giochi, quando verrà preso in consegna dal balestriere che primeggerà nella sfida all’interno della Compagnia Waldum, il quale lo consegnerà definitivamente nelle mani del Priore della Porta vincitrice.


Alessandro Gattuso, nasce a Roma e fin dall’infanzia mostra una passione per il disegno. I suoi frequenti viaggi al seguito della famiglia hanno arricchito la sua formazione culturale e artistica. Nel 1976 ha studiato a Madrid presso l’atelier del famoso pittore italiano Paolo Cattaneo, vincitore del Premio Fondazione Cini di Venezia.
Ha perfezionato la sua tecnica visitando musei di fama mondiale come il Museo del Prado e la Galleria degli Uffizi di Firenze, dove a lungo ha osservato e tratto ispirazione dalle opere dei grandi maestri, quali Velàzquez, Goya, Tiziano, Michelangelo, Raffaello, Botticelli.
Ha acquisito maestria in diverse tecniche pittoriche, dal sanguigno alla tempera, ma la sua vera passione resta la pittura a olio, su tela o tavola.
Maestro nell’arte dell’icona su fondo oro, si lascia da sempre ispirare dalla pittura classica italiana e fiamminga.
Dalla fine degli anni Settanta inizia a dipingere paesaggi astrali e vedute astronomiche, profondamente ispirato dalla bellezza e vastità dell’universo.
Le sue numerose esposizioni hanno ricevuto grandi consensi dal pubblico e dalla stampa nazionale e internazionale, spesso presiedute da eminenti personalità. Per anni ha collaborato con il Dipartimento di Storia della NASA, NASA HQ, realizzando opere d’arte e dipinti che illustrano le missioni e la storia dell’esplorazione umana nello spazio.
Questo sodalizio, in cui il direttore in carica fungeva da editore, ha portato alla pubblicazione di numerose opere sulla stessa rivista internazionale.
Della sua pittura Alessandro Gattuso dice: “Per apprezzare a pieno le mie opere, bisogna osservarle alla sola luce di una candela, un pò come si fa con gli ologrammi 3D”.
Attualmente Alessandro Gattuso vive e lavora a Gualdo Tadino, in località Gaifana, dove si trova il suo studio.