“Una petizione per salvare il Calai”

GUALDO TADINO – Una raccolta di firme contro la demolizione della “stecca” del Calai. L’iniziativa è stata lanciata questa mattina dal capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Roberto Morroni, nel corso della manifestazione di occupazione pacifica dell’area dell’ex ospedale Calai, annunciata la scorsa settimana dai gruppi consiliari di Forza Italia e Roberto Morroni Sindaco e tenutasi questa mattina, alla quale hanno preso parte circa 60 persone.

E’ stato dell’ex primo cittadino l’unico intervento, durante il quale è tornato a difendere la validità dell’accordo di programma sottoscritto nel 2012 da Comune di Gualdo Tadino, Regione Umbria e Asl n.1, oggi accantonato dall’amministrazione comunale a favore di un piano di valorizzazione che prevede anche la demolizione della cosiddetta “stecca”, cioè la parte più recente dell’ex ospedale.

“In gioco c’è un pezzo considerevole del futuro della città – ha sottolineato Morroni – L’accordo di programma prevedeva un futuro importante per il Calai, che sarebbe diventato una delle strutture più rilevanti della regione. L’amministrazione Presciutti ha invece deciso di non concretizzare quell’accordo e di demolire una parte dell’immobile senza avere alcun servizio in più, ma solo un trasferimento di ciò che attualmente è presente nelle due palazzine.”

L’ex sindaco ha accusato l’attuale primo cittadino: “Presciutti a ottobre aveva parlato della relazione dell’Asl (quella che illustrerebbe la vulnerabilità sismica della “stecca”, ndr) senza neanche averla in mano. Ha mentito in consiglio comunale e ai gualdesi. Se anche fossero presenti delle criticità nella struttura toccherebbe alla Regione Umbria sistemarle, un ente da sempre avaro con la nostra città. La giunta non può fare da zerbino alla Regione. La verità è che questa operazione racchiude una speculazione edilizia, con le due palazzine che verranno trasformate in appartamenti e negozi. Un autentico saccheggio di una realtà che attende risposte da sette anni.”

Morroni ha quindi concluso lanciando l’iniziativa della petizione popolare. “Abbiamo già raccolto centinaia di firme, saremo presenti su tutto il territorio comunale. Da Gualdo deve alzarsi un coro di protesta e di indignazione.”

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Redazione Gualdo News
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