L’incanto del parco della Rocca Flea, dove si studierà Castore Durante

GUALDO TADINO – Il parco della Rocca Flea, ripulito da poco grazie al lavoro della Cooperativa Sopra il Muro e degli operai comunali, diventerà un laboratorio per le scuole. E’ quanto annunciato dall’amministrazione comunale tramite il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Gloria Sabbatini.

Il parco – sottolinea il vice sindaco – non è solo un luogo di svago, ma raccoglie in sè una valenza naturalistica di primo piano. Un visitatore attento potrà notare le diverse specie di piante che decorano gli spazi a ridosso delle mura del fortilizio. Le varietà messe a dimora, da quelle annuali a quelle stagionali, seguono il progetto ben preciso predisposto a suo tempo sia per la disposizione che per le specie tipiche dei nostri territori”.

In questi giorni quindi è stata messa in piedi un’attività di potatura e risistemazione, per  permettere ai visitatori di goderne a pieno già da questa primavera. “Per questo vorrei ringraziare la cooperativa Sopra il Muro e gli stessi operai comunali – ha aggiunto Gloria Sabbatini – che hanno eseguito un attento e scrupoloso lavoro, che permetterà al parco di tornare alla bellezza e centralità che merita, in vista anche delle iniziative estive che ogni anno arricchiscono questo spazio vitale”.

Da questo intervento nasce un nuovo progetto didattico, che vede coinvolto il Polo Museale e tutte le scuole gualdesi, che da questa primavera potranno usufruire di un particolare progetto denominato “Le piante magiche. Alla Rocca Flea la medicina e le erbe secondo Castore Durante”. Gli studenti che parteciperanno al laboratorio didattico potranno scoprire l’ulivo “cultivar rigalese”, la ginestra dei nostri monti, le piccole e profumatissime macchie di santoreggia, erba dalle proprietà mediche riconosciute sin dai tempi antichi. In particolare si potranno ammirare anche le piante che si ritrovano nei dipinti ospitati nella Pinacoteca della Rocca Flea: dal nocciolo presente nell’Albero di Jesse al melograno, visibile nelle mani del bambino nella tavola realizzata da Matteo da Gualdo nel 1462. “Il percorso sarà un tripudio di profumi che si susseguono – conclude il vice sindaco – un incontro con la natura in un contesto nobilitato dalle antiche mura della Rocca”.

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Redazione Gualdo News
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