La Lega per il Lavoro Fascia Appenninica Umbra lancia l’ennesimo campanello d’allarme sulla situazione occupazionale del nostro territorio, segnalando come ormai sia l’emigrazione l’unica via d’uscita per tanti cittadini.
“Il titolo di un articolo uscito sulla stampa umbra pochi giorni fa – recita il comunicato stampa a firma Luciano Recchioni della Lega per il Lavoro – è stato questo: ‘Territorio sempre più povero, crescono domande di aiuto’. Non era nostro, né dell’ISTAT, né della Cgil, ma della Caritas, ovvero chi vive e tocca con mano la quotidianità dei cittadini. Un dato che non può rimanere inascoltato“.
Per l’associazione, cercare di restare a galla non è più possibile. “Le perdite di posti di lavoro stanno portando i cittadini nel baratro della povertà e della miseria. Vista quindi l’attuale situazione del mondo lavorativo, la Lega per il lavoro ritiene non più sostenibili gli atteggiamenti ostruzionistici che emergono da cause in sede di Tribunale civile e Tar, nonché le prese di posizione dei Comitati stanno bloccando una più che probabile ripresa economica e sociale del territorio“.
La Lega per il Lavoro della fascia appenninica sta quindi pensando ad iniziative che dovranno coinvolgere tutta la popolazione. “Vogliamo far emergere come la pensano i cittadini gualdesi su certi argomenti. Da questa difficile e permanente crisi bisogna uscirne tutti insieme e i giochi di potere di basso profilo, ai quali siamo costretti ad assistere, non ci interessano. Noi siamo interessati, come dice il nostro nome, al lavoro, all’ occupazione e a salari giusti e dignitosi”.