La vicenda Tagina non si sblocca. Le merci da consegnare sono ormai rimaste poche, con l’attività di spedizione vicina anch’essa allo stop. Gli operai, tranne qualche acconto, non ricevono più le mensilità dal mese di novembre e all’orizzonte non si intravede, almeno ufficialmente, una via d’uscita, che equivale alla cessione dell’azienda, come auspicato dal sindaco Massimiliano Presciutti e dalle organizzazioni sindacali.
I dipendenti non stanno ricevendo neanche la cassa integrazione ordinaria, attivata a febbraio, in quanto l’Inps impiega circa due mesi prima di iniziare a versare le somme (per un periodo di otto settimane). Ma, come ha spiegato il segretario della Femca Cisl Fabrizio Framarini al Corriere dell’Umbria, c’è il rischio che non venga pagata neanche la cassa integrazione, poichè questo ammortizzatore sociale funziona solo in caso di continuità produttiva e, qualora l’azienda dovesse chiudere, gli operai non riceverebbero nulla.
La situazione è quindi molto grave e per questo la Regione Umbria convocherà nei prossimi giorni un incontro con la proprietà della Tagina. Lo ha comunicato la presidente Catiuscia Marini nel corso dell’incontro che si è svolto oggi, a Palazzo Donini, con i rappresentanti dei sindacati di categoria Filctem Cgil e Femca Cisl (presenti i segretari Euro Angeli e Fabrizio Framarini) e il sindaco di Gualdo Tadino, al quale ha partecipato il direttore regionale allo Sviluppo economico Luigi Rossetti.
Sindaco e rappresentanti sindacali hanno esposto un quadro aggiornato della situazione della Tagina, valutando “improcrastinabile” un confronto con la proprietà. La presidente ha confermato “la massima attenzione riguardo alla situazione dell’azienda e ogni possibile supporto a soggetti industriali che manifestino interesse per l’azienda stessa”. Ribadendo l’impegno nel seguire la vertenza in “prima persona”, insieme al Comune, con le strutture regionali, Catiuscia Marini ha auspicato nel frattempo “la rapida messa in campo, a tutela dei lavoratori dell’azienda, degli ammortizzatori sociali disponibili sulla base degli ordinamenti in vigore” per i quali si attiverà presso le istituzioni competenti.