Si chiama Leone e non si sa se ce la farà a sopravvivere dopo aver ingerito un boccone avvelenato ieri pomeriggio a Corcia. Si tratta di un cagnolino che, in preda a una sintomatologia da avvelenamento, è stato soccorso ed è in attualmente cura presso l’ambulatorio veterinario del dottor Sandro Bianchini, che, con un post su Facebook ha lanciato l’allarme, evidenziando che è stata immediatamente sporta denuncia alle autorità competenti.
Altri casi analoghi sono stati registrati in questi giorni nella provincia di Perugia, tra i quali è finito alla ribalta nazionale quello di una volpe e due aquile trovate senza vita in Valnerina. La coppia di rapaci è morta dopo essersi cibata della volpe, a sua volta deceduta per aver ingerito una polpetta avvelenata.
Gli autori di questi gesti criminali (fatti spesso per cercare di colpire quegli animali che una mentalità barbara e un’antica e da anni cancellata legge sulla caccia definiva “nocivi”, come lupi, volpi, orsi, faine, aquile in quanto considerati predatori) rischiano da quattro mesi a due anni di reclusione, oltre alla contestazione di getto pericoloso di cose che prevede l’arresto fino a un mese. Si invitano i cittadini alla massima collaborazione in quanto queste esche sono pericolosissime, oltre che per gli animali domestici, per i bambini piccoli che potrebbero trovarle e ingerirle. Per segnalare la presenza di esche avvelenate contattare il 112 dei carabinieri.