“Ripartiamo con l’entusiasmo dei cristiani della prima ora. Siamo una comunità vecchia e stanca, ma che lo Spirito di Dio può rigenerare con l’entusiasmo della prima ora, anzi con maggiore entusiasmo”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, a conclusione dell’assemblea diocesana che si è tenuta venerdì 26 e sabato 27 giugno alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli e in collegamento streaming con i vari vicariati della diocesi.
Le conclusioni del vescovo hanno fatto seguito ai suggerimenti pervenuti dai laboratori dei gruppi di lavoro della due giorni che ha dato via al triennio della carità.
Il vescovo, parlando del periodo inedito della pandemia, ha affermato che ciò che è accaduto con il coronavirus “sembra una cosa che ci è calata addosso, addirittura come una costrizione. I banchi vuoti – ha sottolineato – io già li vedevo, durante la visita pastorale, prima del coronavirus. Il Covid-19 è stato una fotografia, una profezia di quello che ci sta capitando come Chiesa senza che noi ne prendiamo coscienza sufficiente per poterci interrogare. Il coronavirus ci ha costretto a guardare almeno in parte la verità delle cose. Prendiamo al balzo questa grande opportunità”.
“Al di sopra di tutto l’amore” è il titolo della due giorni, il cui programma è stato presentato dalla direttrice della Caritas diocesana, Rossana Galiandro.
“Chi è il mio prossimo?”, “Come essere famiglia”, “Economia per tutti”, saranno i punti principali che verranno affrontati rispettivamente il primo, secondo e terzo anno.
“Il titolo dell’assemblea – ha spiegato la direttrice – ci introduce ad un triennio in cui vogliamo condurre il cammino diocesano verso il centro e il cuore della vita di ogni cristiano e di ogni uomo: la carità. La carità è l’amore, è quello lo slancio di vita che si gioca nelle relazioni personali e comunitarie e che trova il suo fondamento nella nostra relazione con Dio padre. Dio stesso è carità”.