“Scusate ma dovevo aiutare mio fratello“! E’ così che si è giustificato un ragazzo, cittadino albanese, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Valfabbrica per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti del tipo cocaina.
Il giovane, di appena 25 anni, era infatti giunto in Italia per mantenere il fratello agli arresti domiciliari per violazioni simili. Cinque le buste di cocaina rinvenute dai militari dell’Arma, tutte ben occultate sotto il piantone dello sterzo dell’auto. Una scatolina contenente una calamita, che permetteva l’ancoraggio dello stupefacente alle parti metalliche del veicolo, eludendo così qualsiasi controllo delle forze dell’ordine.
Ci sono voluti giorni di avvistamenti, di pedinamenti per capire meglio le dinamiche dell’attività illegale. La pazienza questa volta ha premiato i carabinieri che hanno così fatto scattare le manette ai polsi del pusher.
Nella giornata di ieri si è celebrata la convalida dell’arresto che ha portato anche all’espulsione dal territorio italiano del “neo” presunto spacciatore.