Presciutti (Ali Umbria): “Il PNRR è un’occasione storica che rischiamo di perdere”

La pandemia prima, il conflitto in Ucraina poi, stanno evidenziando e mettendo sotto gli occhi di tutti una serie di limiti strutturali accumulati negli anni che rischiano di far perdere all’Italia un’occasione storica come quella dei fondi del PNRR.

Lo sottolinea il sindaco di Gualdo Tadino e presidente di Ali Umbria, Massimiliano Presciutti, che prosegue: “L’esplosione dei prezzi e la speculazione che si è generata sui costi dell’energia rischia di mettere a repentaglio una fetta importante del sistema produttivo anche nella nostra Regione. L’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, il problema di lentezza e burocrazia che gli enti locali lamentano ormai da anni, impongono al Governo, ma anche alle istituzioni regionali e locali, scelte immediate e coraggiose, sia sul fronte dell’approvvigionamento energetico che su quello amministrativo.”

Sul tema dell’approvvigionamento energetico, Presciutti evidenzia che “troppi anni di battaglie di retroguardia, troppo spesso legate ad aspetti di carattere ideologico, hanno causato una serie di danni per imprese, famiglie ed enti locali, che oggi dobbiamo saper affrontare con uno sguardo alla crescita sia nell’immediato sia pensando alle future generazioni e non soltanto e sempre guardando alle prossime elezioni. La transizione ecologica va praticata e non evocata, le cronache quotidiane dimostrano, ad esempio, come il ciclo illegale dei rifiuti produce effetti devastanti ed alimenta il malaffare.”

Il presidente di Ali Umbria invita a una riflessione basata su fondamenti scientifici per arrivare a fare anche dei rifiuti un tema di sviluppo sostenibile, moderno, di gran lunga di minor impatto ambientale, con risvolti positivi per imprese, famiglie ed enti locali, così come vanno affrontati, senza indugio, tutte le tematiche legate alla giungla di vincoli che nei fatti hanno impedito in passato, e tutt’oggi, impediscono di sviluppare fonti energetiche come ad esempio l’eolico ed altri tipi di fonti rinnovabili alternative.”

“Il tempo ormai è scaduto e l’evidenza dei fatti sta a dimostrarci che non ci sono alternative ad una presa di coscienza collettiva rispetto a questi temi – conclude Presciutti – Gli enti locali, da sempre in prima linea nelle risposte e vicini alle esigenze dei cittadini, non possono più sopportare lungaggini, una burocrazia opprimente, un approccio sbagliato e fuori dal tempo rispetto ai temi della transizione ecologica ed energetica, perché lavoro, sviluppo, ambiente, salute e sicurezza devono e possono marciare uniti nella stessa direzione”.

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Redazione Gualdo News
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