Si è tenuto ieri, mercoledì 31 luglio, l’atteso incontro a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per discutere della situazione del gruppo Saxa Gres.
Al tavolo erano presenti rappresentanti delle Regioni Umbria e Lazio, i sindaci di Roccasecca e Gualdo Tadino (con il primo cittadino Massimiliano Presciutti e l’assessore allo sviluppo economico Giorgio Locchi), i vertici aziendali, il fondo Hines, e le segreterie nazionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Filctem, Uiltec e Ugl Chimici, unitamente alle Rsu.
Durante l’incontro, Mario Abbadessa, rappresentante del partner finanziario Hines, ha annunciato che la società Continental Investment Partner ha presentato un’offerta vincolante per entrare nel progetto Saxa Gres, con l’intenzione di investire nuova liquidità in tutti e tre gli stabilimenti del gruppo: Anagni, Roccasecca, e Gualdo Tadino. Continental – riporta una nota di UGL Chimici – detiene già il 20% delle obbligazioni di Saxa Gres e intende iniettare nuova liquidità nel progetto, giudicato valido. Tuttavia, l’operazione sarà subordinata all’approvazione dell’assemblea degli obbligazionisti, prevista per ottobre. A gestire gli aspetti tecnici del progetto sarà l’ingegner Claudio Marani, un professionista di comprovata esperienza nel settore ceramico.
Per quanto riguarda la ripresa produttiva, Francesco Borgomeo ha annunciato che lo stabilimento di Anagni riprenderà a pieno regime a settembre, mentre per Roccasecca si prevede una ripartenza a novembre, grazie all’acquisizione di nuove commesse.
Il Ministero ha quindi convocato un nuovo incontro per l’11 settembre, nel quale si attende la presentazione di un piano industriale definitivo.
Nonostante l’annuncio, sindacati e rappresentati delle istituzioni si sono detti molto insoddisfatti.
Marco Colasanti, segretario provinciale UGL Chimici, ha espresso la delusione per la mancanza di certezze: “Oggi ci aspettavamo delle risposte concrete rispetto al piano industriale, di fatto non è stato presentato alcun partner industriale come era stato annunciato a maggio, pertanto rimarchiamo che riteniamo il progetto valido ma che necessitiamo di risposte concrete da dare alle famiglie dei lavoratori del gruppo Saxa, risposte che pretendiamo il prossimo 11 settembre.“
Anche Enzo Valente, segretario nazionale UGL, ha definito l’incontro fortemente insoddisfacente: “I lavoratori del gruppo Saxa vivono una situazione di totale incertezza che è non è più sostenibile, in particolare per quelli degli stabilimenti di Gualdo Tadino e di Roccasecca, fermi da anni, che hanno avuto pesantissime ripercussioni sull’economia delle loro famiglie e che a tutt’oggi non intravedono soluzioni concrete. Auspichiamo come rimarcato da Mimit, Regione Lazio e Umbria, che il prossimo 11 settembre ci venga presentato un vero piano industriale”
L’assessore regionale allo sviluppo economico dell’Umbria, Michele Fioroni, ha aggiunto: “L’incontro ha disatteso le aspettative degli interlocutori coinvolti. Ancora una volta ci troviamo a ragionare sull’ingresso di soggetti deputati a superare la crisi finanziaria del Gruppo in una prospettiva produttiva e di economia circolare ancora troppo debole. L’Assessorato continuerà a monitorare con la massima attenzione gli sviluppi di questa vicenda”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli: “Abbiamo molto apprezzato, come confermato da Francesco Borgomeo, che rappresenta attualmente la proprietà, l’impegno per il recupero delle risorse finanziarie, condizione questa essenziale per il rilancio dell’azienda e della produzione. Ma lo spostamento della dead line da luglio a novembre per la riattivazione dell’impianto di Roccasecca (e di Gualdo Tadino, ndr) crea una legittima preoccupazione. Urge quindi un quadro chiaro sul cosiddetto piano industriale e sul relativo cronoprogramma per ridare fiducia e concrete rassicurazioni ai lavoratori.”