Ali d’Angelo chiude in bellezza nei luoghi del Beato Angelo e in mezzo a un pubblico commosso

Ali d’Angelo ha concluso ieri sera il ciclo di rappresentazioni che lo hanno portato ad essere lo spettacolo teatrale/musical più visto di sempre a Gualdo Tadino. Diciotto le repliche, compresi gli spettacoli appena conclusi, che hanno portato a superare l’incredibile numero di 5.000 spettatori.

Quattordici spettacoli al teatro Don Bosco di Gualdo Tadino, uno al teatro Ronconi di Gubbio e uno al teatro Lyrick di Assisi, ma permetteteci di dire che assistere al musical ispirato dalla vita di Angelo da Casale in uno scenario significativo come quello del Santuario della Madonna del Divino Amore, ha suscitato emozioni che sono andate oltre gli splendidi costumi, le suggestive musiche, le coreografie e l’interpretazione degli attori.

A pochi metri dal sagrato del Santuario, che ha fatto per l’occasione da palco naturale, c’è infatti l’eremo del Beato Angelo, al centro della storia del musical, della vita del Beato e di quella di tutti i gualdesi, il luogo in cui il Beato visse gli ultimi anni di vita e in cui morì il 15 gennaio 1324. Questo è stato quel tocco in più che ha portato a far commuovere il numeroso pubblico presente (oltre 500 spettatori in due serate), emozioni che si sono aggiunte a quelle suscitate da quanto messo in scena da tutti i protagonisti.

Per la regia di Andrea FiorentiniValentina Notari e Lorenzo EvangelistiAli d’Angelo ripercorre tutte le fasi dell’incredibile vita del Beato: il periodo da fanciullo nella piccola frazione di Casale, il momento drammatico della morte della madre, il pellegrinaggio verso Santiago di Compostela, la fase da eremita, il miracolo delle ciliegie (cerase) d’inverno e infine la sua morte, accompagnata da campane che suonano senza intervento di mano umana e dalla fioritura del biancospino, miracolosa in Gennaio e che si ripete ancora oggi.

I testi sono originali, di Andrea Fiorentini e Lorenzo Evangelisti, così come le musiche, composte con la collaborazione di Giampaolo Cavalieri Lucia Mancini. Nutrito il corpo di ballo coordinato da Lorena Cerreti. Le scenografie sono di Monica Cappelletti. Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con il Comitato Settimo Centenario, la Regione Umbria e il Comune di Gualdo Tadino.

Al termine dei due spettacoli, l’assessore alla Cultura Gabriele Bazzucchi ha portato il saluto delle istituzioni e si è detto orgoglioso del fatto che un cast composto quasi esclusivamente da gualdesi sia riuscito a portare in scena uno spettacolo di così alto livello.

Un commosso presidente del Comitato Settimo Centenario Beato Angelo, Carlo Catanossi, ha evidenziato come Gualdo Tadino abbia un alto patrimonio umano di artisti e ha annunciato le altre iniziative in arrivo organizzate dal Comitato, lasciando anche intendere che, forse, quella di ieri sera potrebbe non essere stata l’ultima volta di Ali d’Angelo.

Qui sotto le foto esclusive per Gualdo News realizzate da Edoardo Ridolfi.

  • foto Edoardo Ridolfi
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Redazione Gualdo News
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