Da questa mattina l’area delle fonti della Rocchetta, compresa quella del Rifugio Fontanelle, a Gualdo Tadino è completamente inaccessibile.
Lo ha stabilito un’apposita ordinanza emessa dal sindaco Massimiliano Presciutti, che ha disposto la chiusura totale della zona, sia per il transito veicolare che pedonale, a causa del rischio elevato per la sicurezza pubblica.
Il provvedimento è stato annunciato durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina, mercoledì 25 settembre, presso la sala consiliare del municipio, dove il primo cittadino ha spiegato i motivi alla base questa decisione urgente.
L’ordinanza n. 131, “Contingibile e urgente finalizzata alla salvaguardia della Pubblica incolumità in via della Rocchetta e Valle del Fonno”, è stata adottata, ha evidenziato Presciutti, a causa dell’immobilismo che da undici anni caratterizza la gestione di quest’area, nonostante i ripetuti episodi di maltempo che la rendono estremamente vulnerabile. Su tutti va ricordata l’alluvione del novembre 2013 che devastò la Valle del Fonno, provocando danni fino all’area delle fonti storiche della Rocchetta.
La zona, infatti, è stata classificata dall’Autorità di Bacino a rischio R4, il livello più alto, che comporta un pericolo molto elevato per l’incolumità pubblica.
Il primo cittadino gualdese ha evidenziato che, con il cambiamento climatico in corso per cui sempre più spesso non si riescono a prevedere eventi meteo estremi (facendo l’esempio dell’abbondante pioggia caduta nella notte che non era stata prevista), il rischio di un nuovo dissesto di quell’area, ancora non sistemata, potrebbe avere conseguenze gravissime.
Quella zona è stata per tutti questi anni oggetto di contenziosi giudiziari tra Comunanza Agraria Appennino Gualdese, Regione dell’Umbria, Comune di Gualdo Tadino e Rocchetta Spa legata al rinnovo della concessione regionale all’azienda di acque minerali, conclusasi tre anni fa con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato che aveva respinto i ricorsi contro la concessione.
Ad inizio 2023 era stato annunciato l’inizio dell’iter per l’attuazione del progetto di risanamento e riqualificazione dell’area, presentato e a carico dell’azienda, ma sono intervenuti ulteriori ricorsi.
“Avrei preferito non arrivare a tanto – ha dichiarato il sindaco Presciutti – ma non posso più tollerare una situazione di inerzia che mette costantemente in pericolo la sicurezza delle persone. Da oltre un decennio, la Valle del Fonno è rimasta nelle stesse condizioni della tragica alluvione che l’ha colpita, e niente è stato fatto per ripristinarla. Il concessionario incaricato dei lavori è bloccato, e le autorità competenti non assumono responsabilità concrete. Non posso permettere che questa situazione si prolunghi ulteriormente”.
Presciutti ha sottolineato come il Comune non possa intervenire direttamente per avviare i lavori necessari e ha già richiesto due volte, senza ottenere risposte, la nomina di un Commissario ad Acta per sbloccare la questione.
“È una situazione insostenibile – ha aggiunto – e con questa ordinanza mi assumo la responsabilità di proteggere la popolazione gualdese, sperando di stimolare chi di dovere a prendere provvedimenti urgenti”.
Il sindaco ha inoltre evidenziato l’assurdità di una vicenda in cui i fondi per gli interventi ci sono (quelli di Rocchetta, inseriti nell’ambito del rinnovo della concessione), ma burocrazia e inerzia ne impediscono l’uso: “Sono pronto anche a gesti di disobbedienza civile e istituzionale, se necessario, per difendere la mia città e i suoi cittadini. Questa situazione deve trovare una soluzione prima possibile.”
Annunciata anche la valutazione di un ricorso alla Corte dei Conti da parte del Comune di Gualdo Tadino per possibile danno erariale.
LEGGI L’ORDINANZA DEL SINDACO
LEGGI IL DECRETO DELL’AUTORITA’ DI BACINO DISTRETTUALE APPENNINO CENTRALE
LEGGI LA RELAZIONE DEGLI UFFICI COMUNALI SULLE CONDIZIONI DI PERICOLOSITA’ DELL’AREA
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