Progetto Rocchetta, Morroni smentisce l’archiviazione in Regione: “Notizia falsa”

La Regione Umbria non ha mai archiviato il progetto di risanamento e messa in sicurezza dell’area Rocchetta.

A dichiararlo è Roberto Morroni, vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, che risponde con fermezza a un post pubblicato nella propria pagina Facebook il 25 settembre scorso dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese.

L’ente montano lo scorso 25 settembre aveva scritto che “la Regione ha archiviato il progetto di risanamento della valle Rocchetta a novembre del 2023” e che “non sono ancora noti nè gli atti nè i motivi di questa azione che lascia la Valle senza un progetto per la sicurezza e l’incolumità pubblica e che è uno dei punti imprenscindibili del rinnovo della concessione Rocchetta.”

Questa notizia, afferma Roberto Morroni, è “del tutto falsa”.

L’assessore regionale chiarisce che l’archiviazione a cui si riferisce la Comunanza riguarda soltanto l’istanza per l’avvio del procedimento autorizzatorio PAUR (Procedura Autorizzativa Unica Regionale), non il progetto in sé. Tale archiviazione è avvenuta poiché “la documentazione presentata non rispondeva ai crismi formali richiesti”.

“Ripeto, dunque – scrive Morroni – L’archiviazione dell’istanza di PAUR non equivale all’archiviazione del progetto di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area; quello stesso progetto che la Comunanza ha osteggiato e continua ad osteggiare con lo strumento dei ricorsi e con il fermo e ripetuto rifiuto opposto agli inviti messi in campo dalla Regione durante la fase di costruzione della proposta progettuale.”

L’assessore regionale all’Ambiente ribadisce quindi che l’impegno della Regione Umbria “è stato ed è finalizzato a dare piena attuazione al progetto di messa in sicurezza e di riqualificazione dell’area Rocchetta, in esecuzione di quanto previsto all’interno della convenzione siglata nel 2015 tra Regione e azienda Rocchetta Spa.”

Morroni evidenzia che, a supporto di ciò vi sono iniziative, documenti, atti e incontri con tutte le parti in causa “che sono stati messi in campo dall’assessorato regionale competente sin dal momento della conclusione definitiva dell’iter giudiziario riguardante la proroga anticipata della concessione in favore dell’azienda Rocchetta fino a giungere ai giorni nostri.”

Il vicepresidente della Regione cita inoltre i 750 mila euro che la Giunta regionale ha messo a disposizione del Comune di Gualdo Tadino per gli interventi di consolidamento del costone roccioso dell’area Rocchetta. “Lavori già eseguiti – evidenzia – in attesa di essere collaudati. Dopodiché si procederà ad una riqualificazione del grado di rischio dell’area interessata dall’intervento.”

Pertanto desta sorpresa – scrive Morroni – il contenuto dell’ordinanza sindacale con la quale nei giorni scorsi si è precluso l’accesso pedonale e veicolare all’area estendendo il perimetro già interessato da precedenti provvedimenti. È paradossale che tale decisione sia stata presa oggi, quando l’unica novità intervenuta nella zona è rappresentata dai lavori di consolidamento del costone roccioso che di certo non hanno determinato un aggravamento del grado di rischio ma certamente un miglioramento che la riclassificazione si incaricherà di definire.

Quindi Morroni specifica che La Regione, al momento, attende la presentazione da parte dell’azienda di una nuova istanza di PAUR relativa al progetto generale “e l’avvio di un primo stralcio di lavori nell’area del vecchio impianto di produzione, così come stabilito e concordato nel corso della riunione tecnica tra Regione dell’Umbria, Comune di Gualdo Tadino e tecnici dell’azienda Rocchetta svoltasi il 5 giugno scorso su iniziativa dell’assessorato regionale”.

“Nel frattempo – conclude il vicepresidente della Regione – mi auguro vivamente che si ponga fine all’interno della città e soprattutto intorno a questa vicenda ad un clima fatto di pressapochismo, di superficialità, di polemica sterile e stucchevole, di divisioni e strumentalizzazioni politiche becere e degradanti che rischia di danneggiare irrimediabilmente il tessuto civile e democratico della nostra comunità.

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Redazione Gualdo News
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