Gli interventi di manutenzione ordinaria degli argini di corsi d’acqua da parte del Comune di Gualdo Tadino sono oggetto di un esposto da parte dell’associazione Amici della Terra che denuncia presunte carenze procedurali e potenziali rischi per l’ambiente.
Questo intervento segue la ferma presa di posizione sulla questione da parte dell’Associazione Naturalistica Gualdese, espressa nei giorni scorsi dalla presidente Mara Loreti.
L’esposto è stato inviato al Comando Regionale dei Carabinieri Forestali, alla Regione Umbria, alla Provincia di Perugia, alla Soprintendenza paesaggistica e all’Agenzia Forestale chiedendo la sospensione dell’inizio dei lavori “in attesa dei necessari chiarimenti“.
L’intervento deciso dal Comune, messo in atto per garantire l’officiosità idraulica dei corsi d’acqua e a tutela della pubblica incolumità, prevede il taglio della vegetazione ripariale per 15 chilometri in destra idraulica e 14 chilometri in sinistra idraulica.
L’associazione Amici della Terra evidenzia che i presupposti per emettere un’ordinanza riguardano pericoli imminenti e irreparabili, “non certo per fronteggiare situazioni prevedibili e permanenti“, scrive in un comunicato stampa.
Monica Tommasi, presidente dell’associazione, sottolinea la necessità di una valutazione accurata e concertata per gli interventi di manutenzione, in considerazione delle inevitabili ricadute sull’equilibrio naturalistico-ambientale.
Per gli Amici della Terra, l’amministrazione avrebbe potuto convocare una conferenza di servizi per acquisire i pareri delle autorità competenti, richiedere l’intervento dell’Agenzia Forestale, ente preposto alla gestione degli ecosistemi fluviali, e predisporre una relazione tecnica appropriata per analizzare gli impatti idraulici e vegetali.
Secondo l’associazione, l’ente non avrebbe acquisito il parere obbligatorio, previsto dalla Legge Regionale 15/2008, relativo alla tutela degli ecosistemi fluviali.
“Non è chiaro chi dovrebbe presiedere al controllo sulle modalità di esecuzione dei lavori affidati a ditta del settore che si ripagherà con il materiale legnoso di risulta – scrive in una nota la presidente dell’associazione Monica Tommasi – Ulteriori dubbi riguardano la scelta delle specie vegetali da rilasciare e sul luogo da interessare con il reimpianto di un numero doppio di alberi se non esiste una relazione tecnica appropriata che abbia analizzato la componente vegetale”.
“Abbiamo chiare le esigenze di salvaguardia della officiosità idraulica dei corsi d’acqua – prosegue – ma chiediamo che i necessari interventi di manutenzione vengano attentamente studiati per le inevitabili conseguenze sugli aspetti naturalistico-ambientali del territorio”
Amici della Terra invita il sindaco a revocare l’ordinanza, vista anche la coincidenza con la Giornata nazionale degli alberi, “per evitare l’esecuzione incontrollata di interventi su ampi tratti dei corsi d’acqua del territorio gualdese”, conclude Tommasi.