Domenica 24 novembre nella Basilica Concattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino si è tenuta la solenne celebrazione in onore della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri.
La giornata, organizzata dalla sezione “Fulvio Sbarretti” di Gualdo Tadino dell’Associazione Nazionale Carabinieri in collaborazione quest’anno con il Comitato Settimo Centenario Beato Angelo, è stata anche l’occasione per mostrare riconoscenza verso i militari che quotidianamente si impegnano per la sicurezza del territorio.
Durante la cerimonia, il presidente del Comitato Settimo Centenario Beato Angelo Carlo Catanossi, ha consegnato un riconoscimento ai carabinieri Paolo Scassellati e Mauro Merli per il loro prezioso contributo nel recupero di alcuni oggetti sacri trafugati in alcune chiese del territorio.
Il premio è stato assegnato alla presenza del capitano Pasquale Moriglia, Comandante della Compagnia Carabinieri di Gubbio, della vicesindaco di Gualdo Tadino, Paola Gramaccia, e del sindaco di Fossato di Vico, Lorenzo Polidori.
La giornata si è conclusa con un momento di raccoglimento in via Cesare Battisti presso l’edicola dedicata alla Virgo Fidelis, a Salvo D’Acquisto e al Beato Angelo, simboli di fede, sacrificio e dedizione al prossimo.
Un’occasione per ricordare i valori che uniscono la comunità e l’Arma in un cammino di solidarietà e servizio.
(Foto Simona Frillici)
La Madonna Virgo Fidelis è stata nominata patrona dell’Arma dei Carabinieri nel 1949 da Papa Pio XII, in virtù della secolare tradizione dell’Arma di fedeltà alla Patria e alle Istituzioni e in analogia con il suo motto “Nei secoli fedele”.
Non esistendo nella liturgia ufficiale della Chiesa un giorno dedicato al culto della Vergine Fedele, è stata scelta, per tale ricorrenza, la data del 21 novembre, giorno della presentazione di Maria Vergine al Tempio, concomitante anche con la Giornata dell’Orfano e coincidente con uno tra i più gloriosi e sanguinosi fatti d’arme della storia dei Carabinieri: la Battaglia di Culqualber, in Africa Orientale, nella quale, nel 1941, il 1° Gruppo Carabinieri Mobilitato resistette, per quasi quattro mesi, contro soverchianti forze nemiche inglesi e abissine, a difesa di un importante caposaldo, subendo ingenti perdite ed ottenendo dai nemici l’Onore delle Armi.
Per l’eroica battaglia la Bandiera dell’Arma dei Carabinieri venne insignita della sua seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.