Rifare Gualdo: “Chiarezza sull’indennità del Presidente del Consiglio Comunale”

Il gruppo consiliare “Rifare Gualdo” torna a sollevare richiesta di chiarimenti sulla gestione delle risorse pubbliche locali, affermando di non aver avuto risposte, da parte dell’amministrazione comunale, in merito all’indennità percepita dal Presidente del Consiglio Comunale.

Da mesi attendiamo una risposta alla nostra interrogazione – afferma il gruppo consiliare in una nota – Nonostante i termini regolamentari siano ampiamente scaduti, l’amministrazione comunale continua a non fornire alcun chiarimento. L’unica comunicazione ricevuta fino ad oggi è stata una nota del Sindaco che fa riferimento a una generica richiesta di parere, senza tuttavia fornire dettagli concreti. Il protrarsi di questo silenzio alimenta dubbi e preoccupazioni su un tema di grande rilevanza per la gestione delle risorse pubbliche.

Al centro della questione ci sono i criteri di calcolo dell’indennità, che secondo la normativa vigente dovrebbero essere basati sulla popolazione residente accertata dall’Istat. “La Corte dei Conti ha più volte ribadito che tali indennità devono essere aggiornate in base ai dati demografici più recenti – evidenziano le consigliere Simona Vitali, Cinzia Natalini e Chiara CascianiA Gualdo Tadino, la popolazione è scesa sotto i 15.000 abitanti già dal 2018, condizione che avrebbe dovuto comportare una riduzione dell’indennità del Presidente del Consiglio Comunale a partire dal 1° gennaio 2020.”

Tuttavia, secondo i dati forniti da “Rifare Gualdo”, questa riduzione non sarebbe mai stata applicata. “Nel 2020 e 2021 l’importo corretto sarebbe stato di circa 251 euro mensili, ma sono stati corrisposti oltre 1.250 euro. Anche negli anni successivi l’indennità percepita appare ben superiore a quella prevista, arrivando nel 2024 a oltre 1.800 euro mensili, rispetto ai 400 effettivamente dovuti. Questa situazione potrebbe aver causato un eventuale danno erariale e un errato calcolo delle imposte e delle ritenute di legge, con conseguenze significative per il bilancio comunale”, sottolinea il gruppo.

“Rifare Gualdo” chiede quindi al Sindaco e alla Giunta di chiarire se esistano deliberazioni che abbiano formalmente autorizzato l’aumento dell’indennità del Presidente del Consiglio, equiparandola a quella degli Assessori, e se tali decisioni siano state adottate nel rispetto dell’equilibrio di bilancio.

In assenza di tali atti, è necessario intervenire immediatamente per porre rimedio alla situazione, garantendo la tutela delle risorse pubbliche e impedendo ulteriori danni economici. Inoltre, è fondamentale adottare le opportune misure per evitare il rischio di prescrizione e garantire il recupero di eventuali somme indebitamente percepite”, affermano Vitali, Natalini e Casciani.

“Troppi aspetti restano ancora senza risposta. Continueremo a chiedere chiarezza e trasparenza su questa vicenda, affinché venga fatta piena luce sulla gestione delle indennità e delle finanze pubbliche,” conclude la nota di “Rifare Gualdo”.

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Redazione Gualdo News
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