Mattinata emozionante e appassionante, quella di venerdì 12 settembre, per la consegna a Nocera Umbra dell’undicesimo Premio giornalistico ‘Angelo Marinangeli’, dedicato al decano del giornalismo umbro.
La cerimonia, che ha visto premiati Paolo Condò per la categoria nazionale e Ludovica Cacciamani per il regionale, si è svolta presso la Pinacoteca Comunale alla presenza del vicesindaco di Nocera Umbra Alberto Scattolini, della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Sarah Bistocchi e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Luca Benedetti.
Nel pubblico presenti le classi quinte del Liceo delle Scienze Umane e dell’Iti dell’Istituto Superiore ‘Sigismondi’ di Nocera Umbra, accompagnati dagli insegnanti e dal dirigente scolastico Leano Garofoletti.
Il saluto, a nome della famiglia, è stato portato dal figlio Giovanni.
“Angelo – ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Luca Benedetti – era un professionista impegnato per gli altri. Pur avendo raggiunto i vertici degli organismi di categoria, non si è mai dimenticato dell’Umbria. Quello che ha fatto, in quel contesto storico, ha avuto anche un grande valore sociale”.
Dalla presidente Sarah Bistocchi un richiamo alle possibilità di tutti gli alunni: “Angelo è stato insegnante e giornalista, due professioni delicatissime, che hanno a che fare con formazione e informazione, e che devono essere affrontate con il massimo della cautela”, ha spiegato, aggiungendo che quella del giornalista sia “una professione fondamentale per la democrazia“.
Per quanto riguarda i premiati, Paolo Condò, firma del Corriere della Sera e opinionista di Sky Sport nonché l’unico giornalista italiano titolato del voto al Pallone d’Oro, ha raccontato diversi aneddoti della sua carriera e ha dispensato molti consigli ai giovani presenti: “E’ necessario amare la fatica e l’impegno, perché portano i traguardi”, ha detto.
E su Marinangeli: “E’ stato quasi un allenatore dei giovani, che si occupava della crescita e dell’esperienza dei colleghi alle prime armi”.
Ludovica Cacciamani ha ricordato quanto questo premio sia stato inaspettato: “Tutto avrei pensato che nel giro di poco riuscissi a portarmelo a casa. Il mio primo telegiornale letto risale a cinque anni fa, un approccio ad una professione che per me è stata una scommessa”. Sottolineata anche l’importanza della presenza di editori solidi, in grado di investire sui giovani.
Paolo Condò è una prestigiosa firma del Corriere della Sera, voce e volto popolare di Sky Sport. Vanta 36 anni di collaborazione con la Gazzetta dello Sport, seguendo per la testata sette Mondiali e cinque Europei di calcio, due Olimpiadi estive e otto Giri d’Italia. Ha collaborato con Repubblica dal 2020 al 2024 e da 10 anni è opinionista televisivo di Sky Sport.
Si ricordano i suoi format di successo Condò Confidential per Gazzetta Tv e Mister Condò su Sky e il podcast sulla Champions League.
Dal 2010 è il giornalista italiano designato per la votazione del Pallone d’oro assegnato dalla rivista France Football. Ha scritto, tra gli altri, i libri Duellanti (Baldini + Castoldi, 2016) e Porte Aperte (Baldini + Castoldi, 2021), Un capitano (con Francesco Totti, Rizzoli, 2018), La storia del calcio in 50 ritratti (Centauria, 2019), Lo scudetto del Verona. Ricordi, racconti e retroscena 40 anni dopo l’impresa (con Adalberto Scemma, Solferino, 2025). Tra i riconoscimenti ricevuti spiccano il premio Coni-Ussi nel 1999 e il premio Selezione Bancarella dello Sport nel 2017.
La motivazione: “Un fuoriclasse del giornalismo italiano, come testimonia la prestigiosa carriera passata attraverso esperienze di alto livello con le maggiori testate della carta stampata e dell’emittenza televisiva. Qualità e competenza, stile e chiarezza di linguaggio fanno di Paolo Condò una penna raffinata e un volto con voce inconfondibile per la capacità di raccontare, analizzare e interloquire. Ha viaggiato al seguito di grandi eventi, acquisendo un riconosciuto prestigio internazionale”.
Ludovica Cacciamani, 32 anni di Gubbio, si è diplomata al liceo classico “Mazzatinti” di Gubbio, dove ha maturato le prime esperienze con la rivista d’istituto Invio, per poi laurearsi in Lettere moderne all’Università di Perugia per la triennale, con laurea magistrale in filologia moderna all’Università di Pavia.
Con l’emittente radiotelevisiva Trg-Rgm dal 2020, è giornalista professionista dal 2024. È iniziato tutto con uno stage concluso prematuramente a causa del Covid, per essere poi richiamata dopo qualche mese. La professione è diventata sempre più stimolante, anche grazie alla possibilità di partecipare a bandi e progettualità per la promozione del territorio umbro.
La motivazione: “Il suo percorso, in continua crescita ed evoluzione, l’ha portata a essere una giornalista di punta del gruppo Umbria Televisioni con Trg. Si occupa con indiscussa professionalità e personalità di cronaca, interviste, costume, eventi, predisposizione e conduzione di telegiornali e programmi. Nel giornalismo predilige la chiarezza espositiva, ricercando sempre terminologie appropriate e semplici con le quali rivolgersi al pubblico televisivo”.