
Luca Fazi conquista un nuovo importante riconoscimento nel panorama letterario italiano.
Sabato 13 settembre, nella riserva naturale del Parco della Palude di Tombolo in provincia di Padova, lo scrittore gualdese si è aggiudicato il primo premio della sezione racconti al concorso letterario Jubilaeum con l’opera Shpresa.
Il racconto, che affronta il difficile tema della prostituzione forzata attraverso la storia di Anisa, una giovane albanese arrivata in Italia con grandi sogni presto infranti, ha colpito la giuria per la forza emotiva e la capacità di alternare scene di forte drammaticità a riflessioni intime e profonde.
“Scrissi questo racconto alcuni anni fa – spiega l’autore – ma l’avevo proposto unicamente per dei premi letterari poco partecipati e avvertivo quindi la necessità di potenziarlo. Quello messo in gara al Jubilaeum, infatti, presenta delle scene completamente rinnovate, oltre che rafforzate dal punto di vista emotivo. È una storia del tutto inventata ma che, al contempo, può ripercorrere la tribolata esistenza di molte donne costrette a prostituirsi.”
Con Shpresa, Fazi ha voluto accendere un riflettore su una realtà spesso dimenticata: “Sono tra le vittime che incrementano il vergognoso numero dei femminicidi, eppure le loro storie restano quasi sempre ai margini, dimenticati in certi casi dalle stesse associazioni che agiscono a tutela delle donne. Il racconto si chiude con una carezza al cuore, proprio per soddisfare la tematica del premio letterario, anche se nel quotidiano, spesse volte, non si registrano finali a lieto fine”.
Il Premio letterario Jubilaeum è organizzato dall’associazione culturale Sentieri di Parole in collaborazione con Set Art Edizioni, nuova start up nel mondo dell’editoria fondata da Nicola Bertollo e Sabrina Tonin, e ha visto la partecipazione di poeti e scrittori provenienti da tutte le parti d’Italia e non solo, per un totale di 300 autori in gara.
Diviso in tre sezioni (poesia, racconti e libri inediti) il concorso letterario dedicato al Giubileo aveva come unico tema centrale quello della “Speranza”, un incipit suggerito dalle frasi pronunciate da Papa Francesco durante l’omelia di Natale 2024.
La giornata della premiazione è stata arricchita da una visita guidata al museo San Pio X all’interno della Chiesa Arcipretale di Tombolo, curata da don Filippo Facchin e Cesare Pasinato, da un percorso naturalistico nel Parco della Palude e da un momento conviviale con gli autori finalisti e gli organizzatori.
Nel pomeriggio la cerimonia conclusiva è stata allietata dal violino di Leonardo Guidolin dell’Accademia Vivaldi e ha visto la consegna del premio a Luca Fazi da parte della vicesindaco di Tombolo, Vanda Marchetti.