Ecco la Via Crucis più lunga d’Europa

GUALDO TADINO – Domenica 23 agosto, torna la Via Crucis in onore di San Facondino, vescovo dell’antico municipio di Tadinum e terzo patrono della città di Gualdo Tadino e della diocesi di Nocera-Gualdo, unita nel 1986 a quella di Assisi.

Giunta all’ottava edizione, la Via Crucis è un evento che nasce come rito religioso, che riesce, però, ad unire i valori della tradizione religiosa a quelli, solo apparentemente più laici, dell’attività sportiva e della vita all’aria aperta. In effetti, come apprendiamo dalla lettura del Lectionarium Sancti Facundini, il vescovo di Tadino era anche un eremita, che lavorava di giorno per il bene dei suoi fedeli e camminava di notte, giungendo in preghiera dalla pianura fino alle vette dell’appennino.

La Via crucis più lunga d’Europa intende ripercorrere sotto ogni punto di vista le orme del Santo cui spettò l’onere di radunare il popolo di Tadino disperso dalle invasioni dei barbari e, in questo senso, è un evento dedicato ad un personaggio che rappresenta la comunità tadinate, antenata di quella gualdese.

Non è, poi, una semplice Via Crucis fra 14 stazioni, ma un’autentica scalata. Il percorso, scandito in 14 stazioni, segnalate da edicole di legno con insegne metalliche, parte dalla chiesa di San Facondino, nell’immediata periferia settentrionale di Gualdo Tadino; prosegue lungo il versante appenninico seguendo il tradizionale itinerario degli eremiti alto e basso medievali noto come “strada dei santi” e giunge all’eremo del Serrasanta, a 1348 metri di quota, nel luogo dove soggiornarono, fra gli altri, san Romualdo e san Francesco. In tutto un itinerario di 6,75 km, con 869 metri di dislivello, con una pendenza media del 12,8% e tratti con pendenza massima del 30%. Non propriamente agevole, quindi, ma adatta ad essere percorsa da tutti coloro che siano in buona salute.

Va anche considerato che il ritmo di ascesa non è tirato – si impiegano poco più di tre ore – si fa una breve sosta su ognuna delle stazioni e durante il percorso gli organizzatori hanno previsto dei punti di ristoro con acqua, bevande fresche e cibo, in collaborazione con la sezione di Protezione civile e del Comitato della Croce rossa di Gualdo Tadino.

L’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione dell’inossidabile presidente della Pro Tadino Luciano Meccoli, ottantatreenne. I partecipanti, insomma, cercheranno di recuperare lo spirito degli eremiti medievali, che popolarono queste montagne per secoli, da San Facondino a Santo Marzio, da San Romualdo a San Francesco, fino al Beato Angelo da Casale, patrono di Gualdo Tadino, unendo la meditazione sui misteri della fede all’amore per la natura e al benessere procurato dall’attività fisica. Non a caso, alla Via Crucis sono stati invitati anche gli iscritti alla sezione del Club Alpino Italiano di Gualdo Tadino e delle altre sezioni dell’Umbria.

La partenza è fissata per le ore 7,15 e l’ascesa, condotta con ritmi adatti a tutti, dovrebbe durare non più di tre ore e mezza. Alle ore 12 è prevista la santa messa presso la cappella dell’eremo del Serrasanta (la chiesa più elevata della provincia di Perugia) e quindi il pranzo.

Sarà, questo, il primo atto dei festeggiamenti in onore di San Facondino, la cui festa cade il 28 agosto e che quest’anno è fissata per domenica 30 agosto presso l’omonima chiesa. Evento saliente dei festeggiamenti, la solenne celebrazione eucaristica che si terrà alla mezzanotte di sabato 29 agosto dopo una serata danzante e una nuova edizione del mercatino delle arti e dei mestieri antichi. Al termine della messa, verrà distribuito ai presenti il pan Facondino, un tradizionale pane alle olive.

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Redazione Gualdo News
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