Crisi Regione, il Pd di Gualdo con Barberini

Luca Barberini con il sindaco Presciutti

Dopo le dimissioni di Luca Barberini dalla carica di assessore regionale alla Sanità e Politiche sociali, si sono susseguite prese di posizioni –  anche attraverso Facebook – da ogni parte in causa e riunioni più o meno ufficiali, ma la situazione non si è di fatto sbloccata.

Luca Barberini ha dalla parte sua altri quattro consiglieri regionali, la presidente Donatella Porzi, Eros Brega, Marco Vinicio Guasticchi e Andrea Smacchi che potrebbero fare la differenza durante le votazioni in Consiglio regionale. Chiedono innovazione sia nei programmi sanitari che nella scelta dei dirigenti chiamati a dare corso agli orientamenti politici. Per questo contestano fortemente le scelte fatte sulle nomine dalla governatrice Catiuscia Marini insieme al resto della Giunta. Ora in discussione  – lette le dichiarazioni fatte da diversi rappresentanti durante la direzione regionale del Pd  – sembra esserci anche il segretario Giacomo Leonelli.

L’opposizione di centrodestra e il Movimento cinque stelle parlano di una legislatura finita e chiedono nuove elezioni.

Negli ultimi giorni anche i sindaci piddini hanno fatto appello al buon senso di tutti per trovare una soluzione allo stallo in atto, ma anche i circoli territoriali del partito si stanno esprimendo.

E’ di oggi la presa di posizione ufficiale del Partito democratico di Gualdo Tadino.

Che ci sia un bisogno assoluto di ritrovare un’unità di intenti sulle questioni più sentite dai cittadini, su tutte la sanità è fuori discussione – dicono dal Pd gualdese – ma senza ipocrisia abbiamo il dovere etico e morale, oltre che politico, di analizzare fino in fondo le cause di una crisi tutta politica che si poteva e doveva evitare e che non si può nella maniera più assoluta minimizzare o definire con la  P minuscola”. E qui il riferimento sembra essere proprio al segretario Leonelli e alle sue dichiarazioni.

I democratici gualdesi ritengono che nell’ambito delle politiche sanitarie regionali debba esserci “un cambio di passo radicale” e che le scelte debbano essere il  più possibile condivise.

Innovazione, merito e competenza sono criteri che vanno declinati quotidianamente e non all’abbisogna con scelte forti e coraggiose tenendo conto che non ci possiamo più cullare sull’alloro, ormai sbiadito, del cosiddetto modello umbro – e qui il riferimento è invece alle dichiarazioni fatte dalla presidente Marini – , la società rispetto a 30 anni fa è cambiata ed una classe dirigente che si rispetti, non deve inseguire ma governare ed interpretare i cambiamenti ed i nuovi bisogni.”

 

IL Pd gualdese chiede un approfondito esame politico e sostiene che è ormai “evidente come in questa brutta vicenda, il partito regionale e la sua guida in primis non abbia saputo proporre e stimolare un processo di cambiamento vero come più volte sbandierato, attraverso una discussione ed una condivisione nel merito delle scelte e degli indirizzi politici in sanità come in altri campi, non certo sulle nomine che sono prerogative della giunta, di tutta la giunta ci preme sottolineare”.

 

Evidenziando che il tutto non si può liquidare parlando di logiche correntizie, nomine, criteri spartitori, i piddini della Città della Ceramica, ribadendo la necessità di un cambiamento delle politiche sanitarie per rispondere ai bisogni reali e attuali dei territori, auspica “una nuova fase di governo dell’Umbria” e che la Giunta regionale ” possa contare ancora sull’apporto determinante che sarà in grado di dare Luca Barberini“.

 

 

 

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Redazione Gualdo News
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