Venticinque sacerdoti prossimi alla pensione e appena sei-sette nuove vocazioni. Questi i freddi numeri della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino illustrati dal vescovo Domenico Sorrentino nel corso dell’annuale assemblea diocesana tenutasi sabato scorso ad Assisi nella sala teatro le Stuoie della Domus Pacis. La diocesi punterà quindi sui laici, riorganizzando le parrocchie attraverso le Comunità Maria famiglie del Vangelo. Un progetto questo approvato durante il Sinodo diocesano.
E’ stata una mattinata intensa e molto partecipata, durante la quale il vescovo Sorrentino ha messo in forte risalto l’esigenza di vivere una Chiesa gioiosa e missionaria così come voluta da Papa Francesco. Nella sua relazione il presule ha evidenziato i punti focali sui quali la diocesi incentrerà la sua riorganizzazione, alla luce delle decisioni scaturite dal sinodo. Un’esigenza quest’ultima sopraggiunta in seguito al venir meno delle vocazioni da un lato e al forte calo dei matrimoni dall’altro.
Nel corso della successiva tavola rotonda suor Elisa Carta, direttore della Caritas ha messo in evidenza l’emergenza profughi. “Ad oggi – ha spiegato – stiamo dando accoglienza a 70 profughi ed altri 15 stanno per arrivare e non è facile collocarli. Ma la Caritas non è suor Elisa o il vescovo: la carità deve essere di ciascuno di noi”.