Crisi della Fascia Appenninica, i sindacati chiedono un protocollo per lo sviluppo

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I numeri che certificano la crisi della Fascia Appenninica sono sempre più pesanti: dal 2006 a oggi sono andati perduti 2.500 posti di lavoro, il calo delle nascite è preoccupante e sale l’invecchiamento della popolazione, con gli over 65 che ormai costituiscono il 26% della popolazione residente. Chi ha tra i 25 e i 40 anni di età sceglie con maggiore frequenza di abbandonare questi territori.

Alla luce di questi indicatori, tutti negativi, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto, con una lettera indirizzata ai sindaci dei Comuni di Gubbio, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Scheggia-Pascelupo, Sigillo, Costacciaro, Fossato di Vico e Valfabbrica e alla presidente della Regione Umbria, di avviare un protocollo territoriale per lo sviluppo.

Al sindaco di Gubbio, in quanto Comune capofila dell’Ambito Sociale 7, i sindacati hanno chiesto di farsi promotore di un incontro per predisporre un pacchetto di misure territoriali in maniera da costruire insieme delle possibili risposte per il sistema produttivo e per le persone da sottoporre poi, una volta condivise, all’attenzione della Regione Umbria e al Parlamento.

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Redazione Gualdo News
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