Recchioni: “Che fine ha fatto il progetto legato al grafene?”

Il progetto per la produzione di grafene nel territorio umbro sta sollevando interrogativi al già delegato sindacale per Fiom-Cgil della Antonio Merloni, Luciano Recchioni. In una nota l’ex sindacalista si è chiesto “che fine abbia fatto questo progetto”, che doveva portare all’attivazione di un impianto di produzione in grado di creare opportunità di lavoro nella Fascia Appenninica.

Recchioni sottolinea come il 23 marzo 2023 si compirà un anno esatto dall’inaugurazione dello stabilimento di Fossato di Vico per la produzione del grafene, ma purtroppo non si hanno più notizie né della produzione, “né della eventuale occupazione tanto sbandierata in diverse occasioni”.

Una situazione, evidenzia Recchioni, che non può essere tollerata, non solo perché si sta rischiando di perdere il finanziamento che la Regione Umbria ha previsto per questo progetto (circa 100 milioni di euro), ma anche perché l’occasione di investire nel grafene rappresenta una grossa opportunità per la Fascia Appenninica.

Recchioni ricorda che l’idea di una produzione legata al grafene è stata portata in questo territorio dall’associazione Gualdo Avanti, di cui fa parte, e che la proposta voleva riqualificare lo stabilimento di Gaifana della ex Merloni è un’opportunità per gli ex dipendenti. Il grafene, spiega Recchioni, avrebbe dovuto aprire il campo alla micronizzazione di tutti i materiali e tali lavorazioni avrebbero avuto un impatto significativo sul riuso di materiali usati.

“Sono stati tanti e belli i discorsi nel giorno dell’inaugurazione da parte dei politici locali, regionali e nazionali ma soprattutto imprenditori di fama internazionale ma ora sembra tutto finito – evidenzia – Questo territorio, per quello che ha provato negli anni passati, non può essere di nuovo preso in giro e questo progetto essere ripescato solo in occasione di tornate elettorali.”

L’ex delegato sindacale conclude chiedendo risposte a nome dei tanti che aspettano un’occasione di lavoro in questo territorio. Risposte che per Recchioni devono arrivare dagli imprenditori, dai politici, visto che anche il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, allora al Mise, era presente a Gaifana durante la presentazione del progetto, e dall’Università di Perugia, coinvolta nel progetto.

“Mi auguro – conclude – che questo ritardo e questo fermo non sia cosa stabilita a tavolino, per agevolare magari la concorrenza vista la rilevanza del grafene e delle nanotecnologie per l’economia del futuro.”

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Redazione Gualdo News
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