Si è tenuto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un importante incontro sul futuro del gruppo Saxa Gres, e quindi dello stabilimento di Gualdo Tadino, a cui hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda, le organizzazioni sindacali, Unindustria, funzionari delle Regioni Lazio e Umbria e sindaci dei comuni interessati.
Al centro della discussione il piano di rilancio per gli stabilimenti di Anagni, Roccasecca e Gualdo Tadino, con un focus sul sostegno finanziario e sulla ripresa produttiva.
L’IMPEGNO DI CONTINENTAL INVESTMENTS – Uno dei principali punti affrontati durante l’incontro riguarda l’impegno del fondo d’investimento Continental, pronto a investire 35 milioni di euro per sostenere il piano industriale di Saxa Gres. La firma definitiva dell’accordo di acquisizione, prevista per il 30 novembre, darà avvio alla composizione negoziata della crisi d’impresa, indispensabile per la ristrutturazione aziendale e per il rilancio produttivo.
Lo stabilimento di Gualdo Tadino, che occupa 93 dipendenti, secondo quanto emerso dovrebbe riavviare la produzione nel giugno 2025. Durante l’ulteriore periodo di inattività, i lavoratori saranno supportati da diverse tipologie di ammortizzatori sociali, misura già confermata per tutti i dipendenti del gruppo.
PRESCIUTTI PREOCCUPATO – Mostra però scetticismo il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, presente all’incontro insieme all’assessore allo sviluppo economico Giorgio Locchi.
“Sono fortemente preoccupato – ci ha detto il primo cittadino gualdese – Le difficoltà di carattere finanziario dell’azienda illustrate al tavolo dal delegato di Invitalia, non inducono all’ottimismo, come il fatto che l’investitore ha detto che, prima dell’ok definitivo, deve arrivare l’approvazione da parte degli azionisti. Inoltre lo stabilimento di Gualdo Tadino, secondo il piano illustrato, sarà l’ultimo dei tre a ripartire, a giugno dell’anno prossimo. Non vorrei assistere nuovamente a una riedizione della vertenza Merloni, di cui ancora portiamo le cicatrici. Non ho trovato elementi di novità da questo incontro, tranne la possibilità di ulteriore proroga degli ammortizzatori sociali. Non resta che attendere l’incontro dell’11 dicembre.”
Per quanto riguarda gli altri siti produttivi, il piano prevede la ripartenza del terzo forno di Anagni entro il primo trimestre del 2025 e il riavvio di Roccasecca, dove operano circa 200 dipendenti, a partire da marzo, con un progressivo aumento della capacità produttiva entro fine anno.
APERTURA DAI SINDACATI – Le organizzazioni sindacali, insieme alle rappresentanze sindacali unitarie (RSU), mostrano invece una cauta apertura riguardo l’annuncio degli investimenti, pur sottolineando l’importanza di vigilare sugli impegni presi.
Secondo Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, l’incontro “ci consegna un importante impegno da parte dell’investitore Continental. Impegno che andrà concretizzato nel corso del mese di novembre. Un passo fondamentale che determinerà il futuro dell’intero piano industriale”.
“Il suddetto step – proseguono – e il pagamento delle rate legate al contratto di sviluppo per lo stabilimento di Roccasecca, finanziato da Invitalia, rappresentano la cartina tornasole per l’intera vertenza e per questo motivo abbiamo sottolineato la necessità di monitorare tali passaggi; necessità riscontrata anche dal Ministero che ha aggiornato il tavolo all’11 dicembre. Rimangono ancora perplessità rispetto ad alcuni percorsi avviati da Saxa Gres e non portati ancora a compimento che riteniamo importanti per il raggiungimento del risultato atteso”.
Ugl Chimici, tramite il suo vicesegretario nazionale Enzo Valente, ha espresso soddisfazione per i progressi fatti, pur ribadendo l’esistenza di ostacoli finanziari che richiedono soluzioni rapide per poter garantire una ripartenza stabile e sostenibile. “Oggi (ieri per chi legge, ndr) sono stati fatti passi importanti – ha spiegato – perché finalmente è stato presentato un piano industriale dettagliato, quello che noi organizzazioni sindacali aspettavamo da tempo. Ci sono però ancora grandi ostacoli lungo il cammino del rilancio produttivo del gruppo industriale che, auspichiamo, possano essere superati. Come specificato dal rappresentante del gruppo, il dottor Tempestini, occorrerà prima passare attraverso l’assemblea degli azionisti in programma per il prossimo mese di gennaio.”
E’ stato confermato che gli impianti di Saxa Gres sono in buone condizioni – riporta Ugl Chimici in una nota – e per il 2025 sarebbero garantiti già 25 milioni di euro di ordini.