“A un anno esatto dall’interrogazione presentata dal gruppo consiliare Rifare Gualdo sull’accesso dei bambini con disabilità ai centri estivi, la situazione è rimasta invariata. Con la chiusura delle scuole e l’avvio della stagione estiva, le famiglie che convivono con la disabilità si ritrovano, come ogni anno, senza risposte, senza servizi adeguati e senza alcuna forma di supporto concreto da parte dell’amministrazione comunale“.
Questo è quanto afferma il gruppo consiliare Rifare Gualdo in una nota diffusa alla stampa, in cui torna a sollevare il tema dell’inclusione estiva per i minori con disabilità, accusando l’amministrazione comunale di non aver dato seguito all’interrogazione presentata dodici mesi fa.
Le consigliere Simona Vitali, Cinzia Natalini e Chiara Casciani sottolineano che l’obiettivo dell’iniziativa era quello di sollecitare un intervento strutturato e programmato per garantire anche nei mesi estivi “il diritto all’inclusione dei minori con bisogni educativi speciali, attraverso progettualità condivise, fondi dedicati, collaborazione con le associazioni e un minimo di programmazione anticipata». Secondo quanto riportato nel comunicato, “nulla di tutto questo è stato fatto“.
Il gruppo consiliare evidenzia l’assenza di informazioni sul sito istituzionale del Comune e il fatto che, evidenziano le consigliere, “le famiglie continuano a muoversi nel buio”.
Le ore di assistenza garantite, precisano, restano quelle previste dal sostegno scolastico, “sei ore settimanali”, definite nella nota “un’elemosina mascherata da servizio“. Sempre secondo Rifare Gualdo “il resto è sulle spalle dei genitori, costretti a fare salti mortali per organizzare il lavoro, la quotidianità e la cura di figli che meritano molto di più”.
Il gruppo lamenta una distanza tra le dichiarazioni pubbliche e le azioni concrete dell’amministrazione: “I bambini con disabilità non possono restare invisibili nei fatti, dopo essere stati oggetto di tanta attenzione nelle parole – si legge – Chi si limita alle dichiarazioni d’intenti, senza tradurle in atti concreti, non sta facendo il proprio dovere“.
Nella nota si afferma inoltre che, nel corso dell’ultimo anno, non sarebbero stati attivati tavoli di lavoro con Asl, famiglie o associazioni, né formalizzati progetti o sostegni specifici. “E mentre l’attenzione istituzionale si concentra su eventi e cerimonie – prosegue il comunicato – la vita vera delle famiglie continua tra solitudine, spese aggiuntive e l’ennesima estate senza tutele”.
Infine Rifare Gualdo afferma che “una comunità giusta non lascia indietro i più fragili per poi ricordarsene solo in certi momenti. Qui non si tratta di sensibilità, ma di diritti. E quando i diritti vengono ignorati per anni, non è più solo disattenzione: è una precisa scelta politica”.
Il gruppo consiliare rinnova quindi la richiesta all’amministrazione comunale di mettere in campo una regia operativa per la programmazione estiva, fondi stabili per il supporto educativo ai centri estivi e trasparenza verso le famiglie sulle possibilità, i limiti e le prospettive dei servizi esistenti.
“Il tempo delle scuse è finito – conclude Rifare Gualdo – I bambini e ragazzi con disabilità hanno bisogno di risposte, non di promesse, né di foto e selfie. Di servizi, non di slogan. E di rispetto, sempre.”














