Si è svolto questa mattina, venerdì 4 luglio, a Villa Anita di Sigillo l’evento conclusivo della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) 2014–2020 per l’Area Interna Nord-Est Umbria.
L’incontro, intitolato “Terra degli Antichi Umbri – Risultati della Strategia Nazionale Aree Interne 2014–2020: un percorso di sviluppo per la valorizzazione dei territori“, è stato un importante momento di bilancio e confronto su una delle zone più significative dell’Umbria.
L’iniziativa ha coinvolto i sindaci dei dieci comuni aderenti alla Strategia – Gubbio, Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico, Costacciaro, Scheggia e Pascelupo, Nocera Umbra, Valfabbrica, Pietralunga e Montone – che hanno illustrato i risultati raggiunti negli ultimi anni grazie ai fondi e ai progetti legati alla SNAI, sottolineando la necessità di dare continuità e visione strategica alle azioni intraprese.
Tra gli interventi più significativi quello del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, che ha ribadito quanto già affermato il giorno precedente a Fabriano, durante l’incontro nazionale promosso da ALI – Autonomie Locali Italiane – con amministratori da tutta Italia:
“Non si può pensare che un quinto dei cittadini italiani che vive nelle Aree Interne possa essere condannato all’estinzione, come dichiarato in maniera incommentabile dal Governo. Le Aree Interne rappresentano la spina dorsale del nostro Paese, non sono un peso ma un’opportunità per tutti. Ora è il momento di osare e di strutturare le risorse necessarie per progetti di ampio respiro in termini di servizi e crescita sociale, culturale ed economica.”
Presciutti ha inoltre posto l’accento sulla necessità di una maggiore rappresentanza democratica, destinando alle aree interne italiane un determinato numero di parlamentari:
“C’è un tema di rappresentanza che va affrontato fin da subito. Non è più possibile usare solo il criterio della popolazione per la suddivisione parlamentare. Serve modificare il comma 4 dell’art. 56 della Costituzione per inserire anche il criterio dell’estensione territoriale, attraverso una legge popolare e il coinvolgimento di almeno cinque Consigli Regionali. Il criterio della popolazione deve restare prevalente, ma non si può escludere dalla rappresentanza parlamentare un quinto del territorio nazionale.”
Durante il suo intervento, Presciutti ha anche lanciato la proposta di candidare l’Area Interna Nord-Est dell’Umbria a Capitale Italiana della Cultura 2029 (“Il nome già c’è – ha detto – e potrebbe essere Terra degli Antichi Umbri. Sotto il profilo culturale, ambientale, storico e delle tradizioni questo territorio non è secondo a nessuno”), raccogliendo il sostegno del presidente del Gruppo assembleare regionale del Pd, Cristian Betti, presente all’incontro in rappresentanza della Regione Umbria.
Betti ha definito le proposte “concrete e importanti”, sottolineando che il futuro delle aree interne dovrà passare attraverso il rafforzamento di tre assi fondamentali: sanità, scuola e trasporto pubblico locale, affinché questi territori, anzichè spopolarsi, diventino sempre più attrattivi.
Il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, Comune capofila dell’area, ha evidenziato l’importanza del rilancio economico di tutta la zona, che conta oltre 65mila abitanti, e del proseguire nel cammino di coesione tra le amministrazioni, promuovendo il territorio in maniera coordinata e univoca.
Andrea Capponi, sindaco di Costacciaro, e Fabio Vergari, sindaco di Scheggia e Pascelupo, hanno ricordato l’avvio della Strategia nel 2014, pochi giorni dopo la loro prima elezione, sottolineando il valore che lo strumento SNAI ha avuto per scuola e sanità, due capisaldi da consolidare nel futuro.
Il sindaco di Fossato di Vico, Lorenzo Polidori, ha chiesto invece un uso più mirato delle risorse disponibili, evitando sovrapposizioni con altri strumenti di finanziamento.
Da tutti è stato evidenziata l’importanza delle aree interne che in Italia raccolgono circa 15 milioni di abitanti.
Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco di Sigillo, Giampiero Fugnanesi.


















