“Nonostante gli impegni sbandierati e le promesse di inclusione, anche quest’anno molti bambini con disabilità sono rimasti a casa, senza un servizio estivo adeguato, e le loro famiglie ancora una volta sono state lasciate sole a gestire tutto.”
È con queste parole che Simona Vitali, capogruppo di Rifare Gualdo, commenta la nuova interpellanza presentata in Consiglio comunale insieme ai consiglieri Chiara Casciani, Cinzia Natalini (Rifare Gualdo) e Fabio Viventi (Forza Italia), “per fare luce sulle mancanze dell’amministrazione sul tema dei centri estivi accessibili“.
“Non basta sventolare i principi dell’inclusione: servono risposte pratiche, investimenti veri, capacità di ascolto e progettazione condivisa – aggiunge Vitali – E invece ci ritroviamo punto e a capo, a segnalare una copertura educativa del tutto insufficiente, sei ore settimanali, nessuna progettualità individualizzata, poca o nulla comunicazione con le famiglie e, soprattutto, nessuna traccia di quel tavolo di lavoro con associazioni, scuole e servizi che avevamo chiesto già a luglio.“
Con l’interpellanza depositata, i consiglieri chiedono di sapere cosa sia stato fatto: “se sono state aumentate le ore di assistenza, se attivati percorsi di confronto con il territorio, se esistono stanziamenti aggiuntivi o richieste di finanziamento per rafforzare i servizi, e se sonono state migliorate le modalità di informazione e accesso da parte delle famiglie” riporta la nota del centrodestra gualdese.
“Ci sono genitori che ogni anno devono lottare da soli per ottenere un diritto basilare, quello di far vivere ai propri figli un’estate dignitosa. E non è più accettabile che tutto questo ricada solo sulle loro spalle“, sottolinea il capogruppo di Forza Italia, Fabio Viventi.
Nel mirino di Rifare Gualdo e Forza Italia anche la discussione sull’istituzione del garante per la disabilità. “Ma cosa può garantire un garante se le istituzioni stesse non attuano le norme sull’inclusione sociale, non formulano misure specifiche per le famiglie con figli disabili e non programmano interventi concreti? – chiede Simona Vitali – Rischia di essere solo un’operazione di facciata, buona per riempire i comunicati, ma del tutto inefficace nella vita reale delle persone.”
“Anziché destinare fondi pubblici ad eventi acchiappa-consenso o spese discutibili, occorre avere il coraggio di investire nelle priorità. E l’inclusione, per chi amministra con responsabilità, dovrebbe esserlo“, affermano i firmatari.
La richiesta parte dei due gruppi di opposizione è di avere una risposta scritta e puntuale da parte dell’amministrazione seguita da una discussione trasparente in Consiglio comunale.
“Perché l’inclusione non può essere un annuncio da fare a microfoni accesi e dimenticare il giorno dopo. È un impegno quotidiano che riguarda il futuro dei bambini e la dignità delle loro famiglie“, conclude il comunicato.














