Divieto ai cani nei giardini pubblici, Rifare Gualdo: “Scelta incoerente e punitiva”

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Un cartello che vieta l’ingresso ai cani nei giardini pubblici di Gualdo Tadino ha sollevato dubbi, critiche e proteste da parte di alcuni cittadini che hanno segnalato il problema sui social network, dove è stata anche evidenziata la presenza, nello stesso spazio verde di viale Giorgio Mancini, di un contenitore Eco Dog per la raccolta delle deiezioni canine.

Sul tema interviene il gruppo consiliare Rifare Gualdo che definisce la situazione “inaccettabile” e chiede immediati chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale.

È inaccettabile affrontare il tema del decoro urbano imponendo divieti assoluti che penalizzano tutti i cittadini – affermano le consigliere Simona Vitali, Cinzia Natalini e Chiara Cascianianziché puntare su regole precise, controlli mirati e senso civico.”

Secondo Rifare Gualdo il divieto generalizzato non è solo inefficace, ma anche incoerente: “È paradossale che nello stesso spazio dove si vieta l’accesso ai cani sia installato un contenitore Eco Dog – si legge nel comunicato – Un segnale evidente di incoerenza amministrativa, che rischia di generare confusione e frustrazione nei cittadini.”

Il gruppo ricorda come la presenza degli animali d’affezione sia tutelata da normative nazionali e regionali, non solo per il benessere degli animali stessi, ma per il loro ruolo sociale e terapeutico che essi svolgono nella vita delle persone: “Gli animali d’affezione sono parte integrante delle famiglie e della comunità – scrive Rifare Gualdo – Rappresentano un supporto psicologico, una compagnia fondamentale per molti anziani, e sono strumenti riconosciuti di pet therapy. Escluderli dagli spazi pubblici significa escludere anche una parte importante della vita sociale di tante persone.”

Il gruppo consiliare chiede quindi una regolamentazione equilibrata, non divieti generalizzati ma una gestione basata su responsabilità e controlli: “Il decoro urbano non si garantisce vietando tutto a tutti – dichiarano – ma stabilendo regole chiare, come l’uso del guinzaglio, la museruola ove necessario, e soprattutto l’obbligo inderogabile di raccolta delle deiezioni. Chi non rispetta queste regole deve essere sanzionato, ma non possiamo punire indiscriminatamente i cittadini responsabili.”

Rifare Gualdo invita l’amministrazione comunale a rivedere le proprie decisioni, seguendo l’esempio di molti comuni italiani che hanno adottato norme inclusive e rispettose per tutelare sia la vivibilità urbana che i diritti di chi convive con gli animali: “Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di fornire spiegazioni immediate sulle ragioni di questo divieto, di chiarire la coerenza delle scelte fatte e di avviare un percorso per adottare un regolamento che contemperi il diritto dei cittadini a frequentare i giardini pubblici con i propri animali e l’esigenza di decoro urbano.”

Non si può governare una città a colpi di divieti assoluti. Serve equilibrio, ascolto e buon senso“, conclude Rifare Gualdo.

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Redazione Gualdo News
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