Capolavori ritrovati, le opere del Concorso della Ceramica tornano in mostra a Gualdo Tadino

Caricamento…

Sabato 25 ottobre si è tenuta al Museo della Ceramica – Casa Cajani l’inaugurazione della mostra “Francescanesimo e Pace”, all’interno del calendario “Francesco. Il cammino di Gualdo”. La rassegna, promossa dal Comune di Gualdo Tadino in vista delle celebrazioni francescane del 2026, si è così arricchita di un nuovo tassello di grande valore artistico e storico che attinge al prezioso patrimonio del Concorso Internazionale della Ceramica Città di Gualdo Tadino, di proprietà della Pro Tadino.

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Pro Tadino, Polo Museale di Gualdo Tadino e Comune, con il contributo della Regione Umbria nell’ambito del progetto Me.Tu – Memorie e Territori Umbri e offre una selezione di opere tratte dal Concorso, firmate da maestri come Aligi Sassu, Angelo Biancini, Hans Marx, Salvatore Cipolla e molti altri.

Il Concorso Internazionale della Ceramica Città di Gualdo Tadino ha un valore storico e culturale importante per la città: un progetto che ha saputo attrarre artisti da tutto il mondo, contribuendo a dare visibilità internazionale al nostro territorio e alla sua storica tradizione ceramica.

La mostra è stata aperta dagli interventi del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, del presidente della Pro Tadino Carlo Giustiniani, dell’assessore alla Cultura Gabriele Bazzucchi, di Catia Monacelli, direttrice del Polo Museale, e dello storico dell’arte Gabriele Passeri.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto al restauratore Massimiliano Barberini per la preziosa consulenza.

L’iniziativa ha voluto rendere omaggio sentito alla memoria di Luciano Meccoli, già presidente della Pro Tadino, figura preziosa per la valorizzazione della cultura e dell’arte ceramica

L’esposizione raccoglie opere esposte non solo a Casa Cajani ma anche presso la Biblioteca “Ruggero Guerrieri” e il Museo Opificio Rubboli.

Questo progetto – spiega Catia Monacelli, direttrice del Polo Museale – nasce da un’idea che avevamo condiviso con l’ingegner Meccoli. Abbiamo voluto riportare alla luce opere straordinarie che raccontano un legame profondo tra arte e spiritualità francescana. Alcune, come quella di Baldelli, erano state realizzate per il primo concorso internazionale del 1959. Oggi tornano a essere patrimonio vivo della città, grazie anche a un importante lavoro di restauro e riallestimento.”

Il percorso espositivo rappresenta anche un momento per far tornare al centro del dibattito il Concorso Internazionale della Ceramica, manifestazione che negli anni Sessanta e Settanta rese Gualdo Tadino protagonista nel panorama artistico internazionale.

“La Pro Tadino – spiega il presidente Carlo Giustinianiha voluto proseguire la strada intrapresa dal nostro ex presidente Meccoli. Il nostro obiettivo è valorizzare le opere del Concorso, farle conoscere ai cittadini e ai visitatori. Stiamo lavorando, con in testa il nostro vicepresidente Nello Teodori, per ripensare questo evento, che già non è più Concorso ma è divenuta una mostra, sempre con una formula triennale che permetta comunque sempre agli artisti di esporre a Gualdo Tadino in un contesto di respiro internazionale.”

Uno sguardo sull’importanza del Concorso lo ha offerto Gabriele Passeri, storico dell’arte e tra i curatori del progetto: “Il primo Concorso Internazionale del 1959, dedicato al tema del risparmio, fu vinto da Massimo Baldelli. Quella manifestazione e le successive rappresentarono un punto di riferimento mondiale insieme alla Triennale di Milano e a Venezia, portando Gualdo Tadino in un ambito elevatissimo. È giusto e necessario ricominciare a parlare del Concorso Internazionale della Ceramica proprio perché è un pezzo di storia importante della nostra città.”

L’inaugurazione della mostra è stata anche l’occasione per tornare a parlare del Centro Promozionale della Ceramica, un immobile chiuso da oltre venti anni e sul quale nel corso del tempo si sono susseguiti diversi progetti, nessuno dei quali però si è concretizzato anche per gli alti costi per il recupero della struttura.

Il sindaco Massimiliano Presciutti, dopo aver sottolineato come la mostra rappresenti “un ulteriore passo nel percorso di recupero e valorizzazione di opere che per troppo tempo sono rimaste nei depositi“, ha affermato che “il progetto del Centro Promozionale della Ceramica, pensato come spazio permanente per questi capolavori, resta una priorità.”

Stiamo lavorando – ha aggiunto – con la Regione e con il Commissario per la ricostruzione post-terremoto del Centro Italia Guido Castelli per reperire le risorse necessarie. Confidiamo che i fondi residui del sisma del ’97, che dovranno essere impegnati entro il prossimo anno, possano essere destinati anche a questo scopo, così da completare un’opera strategica per la città e non solo. Come Comune abbiamo già inviato le schede tecniche e a tal proposito avremo un incontro a livello regionale e provinciale con il Commissario il prossimo 5 novembre e affronteremo anche questo tema dei residui. Confido che insieme al Commissario, con il quale abbiamo un ottimo rapporto istituzionale, si possano trovare le soluzioni migliori per fare in modo che questa struttura possa trovare finalmente il suo completamento.”

Articolo precedenteIl Bar de Gigetto, quando la città si ritrovava a tifare davanti alla tv
Articolo successivoAttenzione ai funghi, ecco dove poter effettuare i controlli gratuiti in Alto Chiascio
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.