Un incontro che ha cambiato la scuola, il “Sigismondi” di Nocera ricorda Sofia Corradi e il sogno Erasmus

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Nel ricordo di Sofia Corradi, scomparsa lo scorso 17 ottobre, l’Istituto Omnicomprensivo di Nocera Umbra rende omaggio alla pedagogista italiana conosciuta come “mamma Erasmus”, ideatrice del celebre programma di scambio internazionale che ha cambiato la formazione di milioni di studenti europei.

Nel loro articolo docenti e studenti ripercorrono l’incontro avuto con lei nel 2016 a Cáceres, in Spagna, durante una delle prime esperienze Erasmus della scuola, un momento che avrebbe segnato profondamente il cammino internazionale dell’istituto. Un ricordo affettuoso e riconoscente per una donna che ha trasformato la scuola e l’Europa con la forza delle sue idee e la visione di un’educazione aperta, libera e condivisa.

Sofia Corradi ci ha lasciato lo scorso 17 ottobre, durante i giorni dell’Erasmus week, una manifestazione annuale che coinvolge tutte le scuole d’Italia e d’Europa. Non poteva essere altrimenti per la fondatrice del programma Erasmus. Un destino, si potrebbe dire, così come un destino è stato per noi, scuole di Nocera Umbra, averla incontrata durante la nostra prima mobilità Erasmus avvenuta nel 2016.

Era il 9 maggio e da pochi giorni eravamo arrivati a Caceres, in Spagna, dove qualche giorno dopo saremmo partiti per un cammino-studio (durato più di un mese) lungo via de La Plata, il percorso meridionale del Sentiero di Compostela.

Proprio quel giorno, nell’aula magna dell’Università, Sofia Corradi, pedagogista e docente universitaria, definita come “mamma Erasmus”, sarebbe stata insignita con il premio europeo Carlo V, un tributo tangibile per colei che aveva aperto le classi universitarie prima, e scolastiche poi, all’Europa e al mondo intero. Fu così che andammo alla conferenza (eravamo due docenti e quattordici studenti) dove la incontrammo avendo poi il tempo di avere con lei un breve dialogo (vedi foto).

Sofia Corradi si dimostrò interessata al nostro progetto, ci fece delle domande da cui proveniva un misto di meraviglia e stupore. Fu così che ci diede la sua “benedizione”.

Da quel giorno infatti, le scuole di Nocera Umbra hanno conosciuto un percorso straordinario che le ha portate ad essere una delle prime scuole italiane per le opportunità fornite ai suoi studenti in merito alle mobilità internazionali.

La scuola, accreditata Erasmus nel 2020, ha infatti uno dei più alti tassi di esperienze e di scambio di studenti presso scuole all’estero, offrendo loro anche periodi di studio di lungo periodo in scuole europee (attualmente gli studenti del Liceo e dell’ITI del Sigismondi impegnati all’estero sono dodici).

Di Sofia Corradi ricordiamo la sua sobrietà unita ad una forte determinazione. La stessa che la condusse nel 1987 alla creazione dell’Erasmus, forse la più grande riforma scolastica che l’Italia ha avuto dai tempi di Giovanni Gentile. Una riforma nata dalla volontà non solo di veder riconosciuti gli studi fatti nelle diverse scuole europee, ma anche e soprattutto dall’idea di considerare l’educazione come senso di crescita personale e di riconoscimento verso altre culture.

La Corradi amava dire del suo programma: “Erasmus cambia la personalità, sviluppa il pensiero critico e il modo in cui guardiamo gli altri”. Un’idea che, da quasi dieci anni, le scuole di Nocera Umbra hanno fatto propria, attuandola e sviluppandola nella pratica scolastica di ogni giorno.

Docenti e studenti Istituto “Sigismondi” di Nocera Umbra

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Redazione Gualdo News
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