Oggi pomeriggio il Motogiro d’Italia transiterà per Gualdo Tadino

Passerà oggi pomeriggio per Gualdo Tadino, intorno alle 16, la tappa che condurrà il Motogiro d’Italia da San Benedetto del Tronto ad Assisi. Le moto storiche raggiungeranno piazza Martiri dopo essere transitate per viale Don Bosco. Da lì muoveranno alla volta di Assisi passando per Voltole e poi per la panoramica Strada del Subasio che tocca le frazioni di Morano Osteria e Morano Madonnuccia.

E’ infatti partita lunedì 15 maggio da Spoleto la 26esima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, la gran fondo delle moto d’epoca, organizzata dal Moto Club Terni L. Liberati – P. Pileri in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.

La frazione odierna vedrà i “motogirini” raggiungere Assisi dopo 260 km. Come tradizione il Motogiro, che si concluderà sabato prossimo, coniuga al meglio lo sport con la cultura e la storia del nostro Paese, attraversando città grandi e piccole che si distinguono sempre per la loro unicità e le loro tradizioni, tutto questo va ad aggiungersi all’altissimo livello di ospitalità e confort che gli organizzatori garantiscono ai partecipanti, molto apprezzato soprattutto dagli stranieri.

Il Motogiro agonistico che si è corso fra il 1953 e il 1957, ovvero prima dell’abolizione di tutte le gare di velocità su strade aperte al traffico in seguito alla tragedia di De Portago alla Mille Miglia, partiva da Bologna per rendere omaggio alla Ducati, suo partner organizzativo. Dopo anni l’azienda di Borgo Panigale è tornata al Motogiro come sponsor tecnico e promotore del “Premio Eleganza”, un particolare riconoscimento che andrà alla moto e al pilota più originale presente alla gara. L’apposita giuria sarà presieduta dal direttore del Museo Ducati Livio Lodi.

Al via anche rappresentative nazionali tra le quali si distinguono: Olanda, Germania, Stati Uniti, Spagna e Inghilterra e squadre di case motociclistiche come: Ducati, MV Agusta, Mondial, Gilera, Bianchi e Rumy, tutte moto che hanno partecipato alla gara degli anni cinquanta e hanno fatto la storia del motociclismo.

Non mancano anche veri e propri gioielli della meccanica ormai rarissimi come la Rudge Ulster 500 del 1937 o la Vincent Black Shadow 1000 del 1948 che fanno buona compagnia alla Velocette MSS 500 e alla Harley Davidson Liberator 750, entrambe dell’immediato dopo guerra. Fra gli oltre 100 partecipanti, anche personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, appassionati di queste manifestazioni.

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Redazione Gualdo News
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