Nella giornata di lunedì 25 marzo sono state firmate dal sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti le ordinanze che prorogano nel territorio comunale la lotta ai “fenomeni di accattonaggio e mendicità” e il “contrasto alla prostituzione su strada e per la tutela della sicurezza urbana”.
“Dopo aver introdotto con successo queste due misure volte a contrastare i fenomeni della prostituzione e dell’accattonaggio – sottolinea il sindaco Presciutti – abbiamo deciso di prorogare le due ordinanze che hanno l’obiettivo di contrastare il degrado urbano, tutelare l’immagine della città e la sicurezza dei cittadini favorendo la cultura della legalità. Gualdo Tadino è una comunità esempio di accoglienza e integrazione, ma dobbiamo combattere chi sfrutta in modo improprio le persone e specula sulle situazioni di disagio. Le due ordinanze emesse, che vanno ad aiutare anche il prezioso lavoro di tutte le Forze dell’Ordine con le quali collaboriamo quotidianamente, in questi mesi hanno già portato i primi risultati, riducendo fortemente ed eliminando, in diversi casi, questi due fenomeni. Pertanto continuiamo spediti su questa strada che si sta rivelando molto efficace”.
COSA PREVEDE L’ORDINANZA ANTIPROSTITUZIONE – In tutto il territorio comunale di Gualdo Tadino è fatto divieto fino al 25/09/2019 a chiunque di contattare soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o che, per atteggiamento, abbigliamento o modalità comportamentali manifestino comunque l’intenzione di esercitare tale attività, nonché concordare con gli stessi prestazioni sessuali sulla pubblica via. Consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti dediti alla prostituzione costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente ordinanza. E’ fatto divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere un abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità,ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. Di chiedere informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti descritti in precedenza e/o di concordare con gli stessi prestazioni sessuali a pagamento.
La violazione dell’ordinanza comporterà l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino ad euro 516. L’ordinanza punta anche alla sicurezza della circolazione stradale e quindi all’incolumità pubblica, visti i comportamenti imprudenti ed imprevedibili di quanti sono alla ricerca di prestazioni sessuali a pagamento.
COSA PREVEDE L’ORDINANZA ANTIACCATTONAGGIO – E’ vietata l’attività di accattonaggio e di mendicità moleste – con modalità ostinate, reiterate, continuative ed insistenti o minacciose – che turbi l’incolumità e la sicurezza dei cittadini o ne impedisca e/o limiti l’accesso, la fruizione o l’utilizzo delle aree, spazi o luoghi pubblici ed aperti al pubblico, su tutto il territorio comunale. Sono altresì vietate tali attività mediante il coinvolgimento di minori, anziani, disabili e lo sfruttamento di animali d’affezione.
E’ fatto divieto nelle aree verdi pubbliche o di uso pubblico, nei parcheggi pubblici o di uso pubblico ubicati nelle zone adiacenti di tutti i centri e degli esercizi commerciali della città, delle scuole di ogni ordine e grado, dei servizi di pubblica utilità, dei luoghi di culto, di porre in essere comportamenti finalizzati a chiedere a chiunque si trovi in quei luoghi denaro o latra utilità, ivi compreso rendersi disponibili a portare o scaricare merce , pacchi o borse o individuare posteggi liberi.
Le violazioni alla presente ordinanza sono punite con una sanzione amministrativa compresa fra i 25 e i 500 euro. E’ altresì prevista la sanzione accessoria del sequestro cautelare del denaro, provento della violazione, nonché delle attrezzature impiegate nell’attività di accattonaggio e l’eventuale confisca amministrativa ai sensi dell’art. 20 comma 3 della legge 689/81. Il denaro oggetto di eventuale sequestro dovrà essere devoluto ed utilizzato per finalità e scopi di carattere sociale.