“Esprimo soddisfazione per la notizia appresa da Palazzo Chigi”, ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Roberto Morroni, in riferimento al parere favorevole del Consiglio dei Ministri sulla legge regionale n. 7 del 29 marzo 2021 sulle acque minerali, in merito alla quale i Domini Collettivi hanno invece annunciato l’impugnazione.
Il Consiglio dei Ministri ha esaminato ieri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, dieci leggi di Regioni e Province Autonome e ha deliberato di non impugnare la legge regionale umbra in quanto non contrastante con la normativa statale o costituzionale.
“Una decisione importante, che gratifica l’impegno propugnato da questo Assessorato – sottolinea Morroni – a sostegno della necessità di ammodernare una disciplina che incide in un comparto chiave per l’economia della nostra regione”.
Il nuovo quadro normativo – riporta una nota della Regione – è infatti funzionale a creare le condizioni per la partecipazione di operatori solidi, affidabili, in grado di assicurare un utilizzo sostenibile della risorsa idrica e, nello stesso momento, ricadute positive per lo sviluppo complessivo dei territori. L’aggiornamento della legge, inoltre, risolve alcune criticità del precedente impianto normativo riguardo alle garanzie di concorrenzialità tra le imprese e alle esigenze di trasparenza e di efficienza proprie di un settore economico che implica l’impiego di beni demaniali.
“L’auspicio è che tale presa di posizione del Governo centrale – conclude l’assessore Morroni – contribuisca a mettere in evidenza i vantaggi che la nuova norma introduce e a promuovere un dibattito sereno e maturo attorno al tema”.