Martedì 20 maggio il MotoGiro d’Italia a Gualdo Tadino e Nocera Umbra

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Domani, martedì 20 maggio, la storica carovana del MotoGiro d’Italia attraverserà l’Umbria nella tappa da Pesaro a Terni, toccando anche i comuni della Fascia Appenninica, con due soste d’eccezione a Gualdo Tadino e Nocera Umbra.

A Gualdo Tadino il passaggio è previsto nella mattinata, con una sosta ristoro in Piazza Martiri della Libertà, organizzata in collaborazione con il Moto Club Gualdo Tadino.

I motociclisti riprenderanno poi la marcia verso Nocera Umbra, dove si terrà una sosta con prova speciale in Piazza Umberto I, grazie al supporto del Moto Club Nocera Umbra.

Il MotoGiro d’Italia, nato nel 1914, è la rievocazione storica della più antica gara motociclistica italiana a tappe. Dopo l’interruzione nel 1957, è stato riproposto come manifestazione rievocativa ed è oggi considerato il più grande evento itinerante dedicato alle moto d’epoca.

Organizzata dal Moto Club Terni “L. Liberati – P. Pileri”, l’edizione 2025, in occasione del centenario del sodalizio, si svolge dal 18 al 24 maggio con partenza e arrivo a Pesaro.

La tappa di martedì attraverserà paesaggi mozzafiato tra Marche e Umbria, toccando borghi e territori ricchi di storia e fascino, e coinvolgendo oltre 150 partecipanti, di cui il 60% provenienti dall’estero. Una vera festa delle due ruote tra motori rombanti e fascino vintage.

Come da tradizione parteciperanno al MotoGiro anche ex campioni di motociclismo, nella circostanza capitanati dagli iridati Pier Paolo Bianchi e Eugenio Lazzarini e dal pluritricolore di cross Italo Forni, oltre a personaggi del mondo della televisione e dello spettacolo, nonché inviati della stampa di settore di tutto il mondo, compresi giornalisti australiani, neozelandesi, statunitensi e argentini.

Tra le moto, oltre alle tradizionali 175 CC delle marche italiane che negli anni Cinquanta dettavano legge in questa cilindrata, quali Benelli, Ducati, Guzzi, Gilera, Mondial, MV Agusta, Bianchi ecc., al via anche delle Norton Commando fine anni Sessanta portate in gare da un gruppo di norvegesi e svedesi e alcune Triumph del periodo bellico di un gruppo inglese.

Altra curiosità sarà la presenza di una squadra di sei giovani concorrenti belgi in sella a dei “cinquantini” Cimatti e tre argentini, fra questi anche una donna Ludmilla Nekola, tutti in sella alle Tehuelche 75cc del 1955, unica casa motociclistica argentina fondata da un ingegnere immigrato italiano che trasformò una fabbrica di frigoriferi in moto factory, dotandola di un innovativo motore, completamente in alluminio a cascata di ingranaggi da lui stesso progettato.

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Redazione Gualdo News
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