Con l’autunno torna la raccolta dei funghi, ma anche il rischio di intossicazioni legate al consumo di specie non commestibili o mal conservate.
Il Ministero della Salute invita i cittadini alla massima prudenza e ricorda l’importanza di far controllare gratuitamente i funghi raccolti dagli ispettorati micologici delle ASL, presenti anche in Umbria.
Ogni anno, in Italia, si registrano decine di casi di intossicazioni da funghi, talvolta con esiti gravi o mortali. Spesso la causa è l’affidamento a metodi di riconoscimento errati o all’uso improprio di app per smartphone, che non garantiscono alcuna affidabilità scientifica.
Le raccomandazioni del Ministero
- Evitare di consumare funghi raccolti se non controllati da un micologo qualificato.
- Non fidarsi delle app o dei gruppi social per l’identificazione delle specie.
- Cuocere sempre i funghi commestibili e consumarli in quantità moderate.
- Non offrire funghi raccolti a bambini, donne in gravidanza o persone con problemi epatici.
- In caso di sospetta intossicazione, recarsi subito al pronto soccorso, portando con sé eventuali resti del pasto o dei funghi consumati.
L’assessorato regionale alla Salute, in linea con le indicazioni ministeriali, ricorda che in tutte le Asl umbre sono attivi i servizi di consulenza micologica gratuiti, a disposizione dei cittadini per la verifica dei funghi raccolti.
Per quanto riguarda il Distretto Alto Chiascio e, nello specifico, i comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia-Pascelupo e Sigillo, l’ispettorato micologico di riferimento per il controllo della commestibilità dei funghi è a Gubbio, presso la sede del Distretto in via Cavour, 38 (Tel. 075 9239412-409 – email: prev.sian@uslumbria1.it) aperto il lunedì e il giovedì dalle 8 alle 9.














