Crisi della Fascia Appenninica: confronto tra Regione, sindaci e imprenditori

“L’invito a dialogare per favorire una nuova fase di sviluppo per il territorio eugubino-gualdese trova non solo un’ attenzione istituzionale inevitabile, ma anche un concreto sostegno economico-finanziario”. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo all’incontro sulle nuove opportunità di sviluppo per le aziende dell’Eugubino-Gualdese, organizzato dalla sezione locale di Confindustria Umbria tra le imprese del territorio della Fascia Appenninica e i rappresentanti delle istituzioni e che si è svolto nella sede di Rocchetta a Gualdo Tadino. All’iniziativa hanno partecipato oltre alla presidente Marini, l’onorevole Giampiero Giulietti e i sindaci del territorio: Filippo Maria Stirati, sindaco di Gubbio, Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo e Roberta Di Simone, sindaco di Valfabbrica. Numerosi gli imprenditori presenti in rappresentanza delle principali imprese del territorio, oltre al presidente della sezione Matteo Minelli, al past president Silvio Pascolini e al presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti.

La presidente Marini, dopo aver ribadito l’impegno dell’istituzione regionale per questo territorio, ha riferito che “oltre agli strumenti ordinari nazionali e regionali che puntano all’irrobustimento della manifattura, all’innovazione e alla formazione, questo territorio può oggi contare su due altri strumenti dedicati e cioè la strategia per le aree interne e la legge 181/1989 che promuove la realizzazione di iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni dell’area coinvolta dalla crisi del gruppo Antonio Merloni finalizzate al rafforzamento e alla riqualificazione del tessuto produttivo locale, anche tramite l’attrazione di nuovi investimenti”.

“In quest’area – ha aggiunto –  ci sono vicende che dobbiamo risolvere tutti insieme e quella di Rocchetta rappresenta un caso emblematico. È impensabile che con una crisi così lunga si possa chiudere la porta agli investimenti. Faremo la nostra parte ma abbiamo bisogno del contributo di tutti gli attori del territorio per dialogare in modo costruttivo e per individuare le potenzialità, i settori e le iniziative su cui investire.  Gli strumenti ci sono, per farli funzionare al meglio serve una sinergia nuova”.

Ad aprire e coordinare l’incontro è stato Matteo Minelli, da pochi mesi presidente della sezione eugubino-gualdese di Confindustria Umbria. “Siamo contenti – ha detto – che la prima riunione del consiglio direttivo della nostra sezione si svolga nella sede di un’azienda e che sia una occasione per capire, dalla voce dei rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, quali siano le opportunità che il nostro territorio può cogliere nei prossimi mesi. Ora che è in parte colmato l’isolamento infrastrutturale che ci ha penalizzato, dobbiamo collaborare con le istituzioni su azioni congiunte che favoriscano lo sviluppo. Il ruolo dell’Associazione è di rappresentare i problemi e creare le condizioni per facilitare il dialogo e individuare le soluzioni migliori”.

Collaborazione e capacità di fare sistema sono state le parole condivise. Collaborazione a partire da una questione cruciale: quella che riguarda l’investimento di Rocchetta. “Confindustria Umbria– ha aggiunto Minelli – si è impegnata a ricercare le possibili soluzioni per la ripresa del dialogo e per il rapido avvio del piano di investimento di Rocchetta”.

“Abbiamo cercato di mettere in atto strumenti amministrativi che potessero agevolare gli investimenti – ha sottolineato il sindaco di Gualdo Presciutti – e grazie alla nuova infrastruttura viaria abbiamo delle opportunità in più che dobbiamo però sapere cogliere, in un’ottica di cooperazione e mettendoci, come amministratori, anche un pizzico di coraggio in più.  Con gli altri sindaci del territorio abbiamo avviato una collaborazione attiva per fare massa critica e dare così risposte puntuali alle aziende del territorio”.

Il sindaco di Gubbio Stirati ha espresso apprezzamento e gratitudine per l’iniziativa. “Queste occasioni – ha chiarito – sono utili per approfondire la reciproca conoscenza in un momento in cui l’interlocuzione e lo scambio sono quanto mai indispensabili. Abbiamo fatto passi da gigante nelle relazioni. E importantissimo dialogare con il mondo imprenditoriale, con chi produce”.

“Siamo pronti ad ascoltare le necessità e le priorità delle imprese del nostro territorio – ha detto Di Simone, sindaco di Valfabbrica – per cercare di individuare quegli strumenti che ci consentano di fare dei passi avanti rispetto a oggi”.

L’area della Fascia Appenninica ha subito più di altre zone gli effetti della crisi sia per i risvolti della situazione della Merloni sia per la forte incidenza di aziende che operano nella filiera delle costruzioni, per le quali la situazione appare ancora molto aspra. Questa zona tuttavia, penalizzata fino a poche settimana fa dall’isolamento infrastrutturale, si trova oggi a poter cogliere alcune opportunità che derivano sia dagli strumenti nazionali che da quelli regionali.

“In questa realtà – ha sottolineato Giulietti – le difficoltà del fare impresa sono state un po’ più dure. Qui però la capacità degli imprenditori è riuscita a superare anche le difficoltà.”

Giulietti si è soffermato a illustrare i più recenti strumenti mesi a punto dal Governo e in particolare il Piano nazionale Industria 4.0 che prevede, tra le altre cose, misure di agevolazione e l’alleggerimento fiscale della spesa in ricerca, sviluppo e innovazione, detrazioni fiscali per investimenti in start up e pmi innovative, sostegno nell’ambito della formazione, cui si aggiungeranno ulteriori risorse per l’architettura di sostegno di questo progetto: la banda ultra larga, il fondo centrale di garanzia, il sostegno al made in Italy, i contratti di sviluppo e lo scambio salario-produttività.

“Quello che si sta costruendo – ha aggiunto Giulietti –  è un processo di riforma che coinvolge i principali ambiti della vita dei cittadini e anche delle imprese, dalla scuola alla giustizia fino al credito ed è fondamentale che il sistema produttivo faccia parte di questo processo di riforma”.

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Redazione Gualdo News
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