Leopardi al teatro Don Bosco

GUALDO TADINO – Continua la stagione di prosa del Teatro Stabile dell’Umbria. Al teatro Don Bosco, lunedì 23 gennaio andrà in scena “Giacomo mio figlio”, il racconto di due esistenze innamorate della sapienza e della cultura, due esistenze speculative, innamorate della sapienza e della cultura, che dalla fonte dei libri hanno però tratto conclusioni diverse: la certezza della tradizione per Monaldo (il padre), il rinnovamento il fascino del futuro ed infine il pessimismo per Giacomo Leopardi. Il racconto di un padre e di un figlio, che si sono amati e odiati a modo loro. Un intimo dialogo sottinteso, mai dichiarato, ma che è continuato per la vita intera.

A sottolineare la modernità dei temi, il viaggio sarà accompagnato dalle parole e dai suoni dei maggiori cantautori italiani. Recanati sarà la Piccola Città di Francesco Guccini, la luna di Canto Notturno chiamerà la Luna di Angelo Branduardi, C’è Tempo di Ivano Fossati regalerà nuova modernità a un classico tema leopardiano, Come è Profondo il Mare di Lucio Dalla sarà l’emozionante contrappunto de L’infinito. Suoni e sussurri che si fondono, e rendono ancor più evidente come la poesia di Giacomo Leopardi sia sì senza tempo, ma anche profondamente calata nel nostro.

Lo spettacolo è a cura di Paolo Logli e Luca Violini con la regia di quest’ultimo, che è anche protagonista, insieme a Marco Bragaglia.

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Redazione Gualdo News
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