Dopo poche ore dal comunicato della Lega per il Lavoro della Fascia Appenninica, in cui si accusava il Movimento 5 Stelle di volere la chiusura dell’azienda Rocchetta S.p.A. ecco la risposta del Movimento, coordinato a Gualdo Tadino da Stefania Troiani.
La consigliera comunale respinge le accuse della Lega per il Lavoro, giudicandole “sconclusionate”. “Nessuno ha mai parlato di chiusura dell’azienda Rocchetta SpA – dichiara Stefania Troiani – Tutt’altro: abbiamo sempre affermato, e continuiamo a farlo, che la ricaduta economica sul nostro territorio è insufficiente rispetto alla risorsa prelevata. Questo è evidenziato anche nella sentenza del Consiglio di Stato del 04 agosto 2011 relativa al Rio Fergia, la quale, nonostante la richiesta riguardasse un quantitativo di acqua minore (7-12 litri/secondo) e nonostante il piano industriale fosse più cospicuo (45 milioni di euro), riporta: ‘l’impatto positivo per l’economia della Regione deve essere assai ridimensionato, e comunque è sperequato al valore della risorsa pubblica concessa. Anche la creazione di 40 posti di lavoro comporta livelli occupazionali proporzionalmente assai più bassi di quelli assicurati nella Regione dagli altri operatori del settore, e comunque appare inadeguata rispetto al valore della risorsa pubblica”.
Il M5S ricorda che in questi anni il comune di Gualdo Tadino ha ricevuto dalla Regione 16mila euro complessivamente, a fronte di un canone annuale di circa 400mila euro versato da Rocchetta SpA, sebbene la Legge regionale sulle concessioni idriche preveda che il 20% dell’incasso venga utilizzato dai territori interessati dalle sorgenti.
“La nostra azione è forte e chiara anche su questo fronte – recita la nota stampa – Fin dal primo documento ufficiale del 2014, nonostante le critiche ben motivate al progetto ‘Oasi Rocchetta‘, emergeva la nostra posizione chiara e costruttiva, nelle proposte finali, cioè ‘ripristino della legalità e dello stato di diritto su quei luoghi; confronto tra Amministrazione Comunale e Comunanza nell’interesse della collettività; accordo con l’azienda Rocchetta SpA per il ripristino e la messa in sicurezza dell’area interessata dalla concessione’.
Non si capisce dunque dove avremmo chiesto o auspicato la chiusura dell’azienda”.
In risposta al comunicato di Luciano Recchioni, il M5S reputa fuori luogo mettere in relazione l’uso dell’acqua per fini idropotabili con quelli industriali, dato che è la normativa vigente che stabilisce la priorità del primo sul secondo.
“Il principio di solidarietà, la preminenza dell’utilizzo pubblico dell’acqua, la salvaguardia delle risorse idriche – specifica la Troiani – sono principi ineludibili, previsti da tutti i codici vigenti. Sfuggono evidentemente solo a questa ‘pseudosinistra’ locale, che non esiterebbe a chiudere i rubinetti ai cittadini di Fabriano, arrivando addirittura ad ammettere l’esistenza di un bacino idrico unico, evenienza sempre negata finora. Crediamo che la priorità sia il rispetto della legge e dello Stato di diritto, unica via per dare certezza a famiglie e imprese anche a Gualdo Tadino. Nessuno sviluppo economico è concepibile al di fuori di percorsi rispettosi delle normative e dei diritti dei cittadini”.
“Nessun pregiudizio, ostracismo o fondamentalismo ambientale – conclude il Movimento 5 Stelle – Chiediamo solo il rispetto delle regole, dei codici ambientali e dei dettami costituzionali, nell’interesse dei cittadini, del nostro territorio e della nostra preziosa risorsa”.
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