Costacciaro, una sola pluriclasse alle medie. Protesta dei Comuni dell’Area Nord Est con l’USR: “Metodi decisionisti”

Si alza la protesta per l’assegnazione, alla scuola secondaria di primo grado di Costacciaro, di una pluriclasse per il prossimo anno scolastico con diciotto alunni dei quali tre con disabilità, di cui due gravi.

I Comuni dell’Area Nord Est Umbria sono compatti nell’invitare l’Ufficio Scolastico Regionale a rivedere questa scelta definita un caso limite, ma dal quale “traspare la volontà di togliere, alle aree montane, presidi essenziali di permanenza e resilienza.”

Gubbio, Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Valfabbrica, Montone e Pietralunga sono al fianco di Costacciaro in questa battaglia e hanno inviato una lettera all’Ufficio Scolastico Regionale nella quale evidenziano come, nonostante le richieste dettagliate dell’amministrazione comunale di Costacciaro, non vi sia stata alcuna modifica.

Comuni che si dicono preoccupati per “il metodo decisionista che viene perseguito dall’Ufficio Scolastico Regionale, il quale non prevede alcun confronto con i territori, calato dall’alto le proprie decisioni senza alcuna conoscenza puntuale e concreta dei territori, nessuna visione di lungo termine, ma si basa su criteri meramente ragionieristici e sommatori che cozzano e stridono con politiche nazionali di potenziamento della aree marginali con problemi di sviluppo come le Aree Interne, di cui facciamo parte”.

Viene espressa una forte preoccupazione anche “per la salvaguardia dei plessi scolastici nei Comuni e nelle frazioni montane, presidi istituzionali insostituibili che dimostrano e determinano la resilienza di piccole comunità che permangono e che, da anni, combattono con lo spopolamento ed i flussi migratori verso aree più attrattive.”

Gli enti sottolineano che, per contrastare questo fenomeno, “ormai un decennio fa nacque la strategia nazionale Aree Interne e l’Umbria Nord-Est venne individuata come una delle prime tre aree umbre che avevano parametri indicatori adatti a classificarle come tali” evidenziando i finanziamenti per circa 11 milioni di euro ricevuti “per consentire di combattere inefficienze e debolezze soprattutto su tre fondamentali filoni: scuola, sanità e mobilità”.

L’Area Interna ha quindi “elaborato la propria strategia investendo ingenti risorse a beneficio dei presidi scolastici, in particolare modo con l’obiettivo di potenziare la didattica in tutti quei plessi dove erano presenti pluriclassi, come Carbonesca, San Pellegrino, Scheggia e Costacciaroe che, per la stessa finalità, “sono stati consegnati alle scuole con pluriclassi tablet e materiale informatico o è stato inaugurato il laboratorio linguistico e tecnologico di Scheggia che può fornire un supporto assolutamente all’avanguardia nell’offerta didattica”.

I Comuni lamentano che l’investimento e sforzo istituzionale e tale visione politica a lungo termine si scontra inesorabilmente con le decisioni che puntualmente vengono calate dall’alto senza alcuna conoscenza delle esigenze e delle possibilità dei territori.

“La sopravvivenza ed il futuro rilancio di aree marginali e montane come le nostre passa da una visione programmatica di lungo termine che creda fermamente nel rilancio dei piccoli borghi di cui l’Italia e l’Umbria sono ricche, nel mantenimento delle comunità nella loro fierezza e interezza. E la scuola non può che essere uno dei servizi fondamentali per permettere alle famiglie di rimanere nel loro luogo di origine”, conclude la nota dei Comuni.

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Redazione Gualdo News
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